Osnago, clima teso sul bilancio. Minoranza: “Vendiamo la Cassinetta”

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Tasse invariate, ma per l’opposizione si poteva fare di più: “Paghiamo la scelta sbagliata sulla Cassinetta”

Consiglio comunale teso a Osnago: la discussione del bilancio ha portato in scena ancora una volta la Cassinetta

OSNAGO – Consiglio acceso venerdì scorso sul bilancio a Osnago. Critiche e battute al vetriolo non sono mancate in aula durante la discussione dei tanti punti aventi a che fare con l’impostazione degli equilibri finanziari del Comune e la progettualità in merito alle opere pubbliche.

Il sindaco Paolo Brivio

Un antipasto del clima di contrapposizione, reso probabilmente più acuto dall’imminente appuntamento elettorale, lo si era avuto durante la presentazione dei dati relativi ai reati commessi a Osnago nel 2018. Ma è stato sul bilancio che gli animi si sono surriscaldati con l’atmosfera che è diventata, punto dopo punto, sempre più tesa.

Arlati: “Osnago fa pagare l’Imu come Bormio”

Ad aprire il fuoco la presentazione dei dati relativi alle aliquote Imu, rimaste invariate rispetto allo scorso anno. Il capogruppo di minoranza Francesco Arlati ha però stigmatizzato: “Osnago fa pagare le tasse sulle seconde case come Bormio. Non capisco qual è la ragione tecnica per cui l’aliquota dell’Imu sia stata alzata da quella base dello 0.76 allo 0.98. Quale sono le spese che paghiamo con questo differenziale?” ha poi aggiunto facendo serpeggiare nell’aula il nome della Cassinetta”.

Marco Riva, Francesco Arlati e Vittorio Bonanomi

Non si è fatta attendere la risposta, condita di ironia, del sindaco Paolo Brivio: “Mi stupisco che abbiate tirato fuori il tema della Cassinetta solo due ore dopo l’inizio del consiglio comunale”. Quanto all’Imu: “Quest’anno non abbiamo aumentato nulla. L’aliquota è stata alzata 5 o 6 anni fa. Abbiamo valutato con gli uffici di non toccare le imposte, garantendo così lo stesso flusso di cassa. Quando saremo nelle condizioni abbasseremo le aliquote principali, ma penso vi siano disgrazie peggiori a quella di avere una seconda casa”.

Clima teso in aula

Nel mezzo del botta e risposta tra maggioranza e minoranza va registrata anche la dichiarazione di voler lasciare l’aula da parte di un arrabbiato Francesco Arlati, seguita poi dalla dichiarazione di rinunciare alla discussione, infranta però poco dopo durante la discussione sull’Irpef.

Francesco Arlati accenna a lasciare l’aula

Non solo, ma anche il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi che si alza in piedi puntando il dito contro il gruppo di maggioranza con il sindaco che guarda sbigottito il segretario valutando gli estremi per un’espulsione. In un clima quasi surreale, le aliquote di Imu, Tasi e Irpef, tutte inalterate rispetto al 2018, vengono approvate a maggioranza, con i voti fermamente contrari della minoranza. Da segnalare una lieve flessione della Tari, dovuta a una diminuzione, seppur minima, dei costi. Giusto per fare un esempio, una famiglia di tre persone residente in un appartamento di 80 mq pagherà da 93,46 euro anziché 96,21.

Triennale delle opere pubbliche

Il sindaco ha poi illustrato il piano triennale delle opere pubbliche. Quattro gli interventi previsti. L’adeguamento sismico della scuola primaria e della palestra(228mila euro), la riqualificazione di via Per le Orane (342mila euro), la sistemazione dell’impianto luci e audio allo spazio Opera De Andrè (100mila euro) e il rifacimento di via della Tecnica, (330mila euro).

Arlati: “Vendiamo la Cassinetta”

Ma è sul piano delle alienazioni pubbliche che lo scontro ha raggiunto il suo acme, portando in scena quella che il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi non ha esitato a definire “la vostra vergogna. La Cassinetta”.

Il capogruppo ha invece aggiunto “Non capiamo perché vi ostiniate a pagare il mutuo da 10 anni e non la vogliate vendere. Il progetto di ristrutturazione non è nel triennale, quindi non avete progetti in merito. E non la volete neppure vendere. Così gli osnaghesi pagano delle aliquote più alte di Imu e Irpef perché voi avete sbagliato ad acquistare un immobile e non sapete cosa farci”.

Il capogruppo Claudio Colombo

Il sindaco ha replicato: “Anche a noi non piace che sia fermo lì da anni. Ma i piani di lottizzazione da cui avremmo dovuto incassare gli onori di ristrutturazione non sono partiti e hanno bloccato di conseguenza anche il nostro intervento. Un progetto a cui crediamo ancora e che non abbiamo inserito nel triennale perché mancano i soldi. Certo siamo in ritardo, non lo possiamo negare”. Il capogruppo di maggioranza Claudio Colombo ha aggiunto: “L’esigenza di creare un centro per gli anziani c’è ancora in paese. Quell’immobile ha e avrà quella destinazione”.