Ospedale di Merate: all’unanimità la mozione per salvaguardarne il futuro

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Ospedale Mandic di Merate

La discussione è avvenuta giovedì sera in apertura del consiglio comunale

La mozione è rivolta a Regione e Asst per capire qual è il futuro dell’ospedale di Merate

MERATE – Approvata all’unanimità la mozione, integrata da alcuni emendamenti della maggioranza, presentata da Cambia Merate e relativa alla salvaguardia del futuro dell’ospedale di Merate.

Giovedì sera in Consiglio comunale i gruppi di maggioranza e minoranza hanno condiviso la necessità di salvaguardare e tutelare l’ospedale di Merate, visto come una risorsa strategica del territorio all’interno del quale vanno investite risorse, sia in termine di dotazione tecnologica e strumentale che di personale.
Il testo della mozione è stato inviato al presidente della Regione Attilio Fontana, al suo vice, nonché assessore al Welfare Letizia Moratti, al direttore generale dell’Asst Lecco Paolo Favini, ai consiglieri regionali lecchesi e ai parlamentari riconducibili al nostro territorio.

A introdurre la questione è stato il capogruppo di Cambia Merate Aldo Castelli che ha ricordato la lettera, corredata da una raccolta firme, con cui i dipendenti del Mandic evidenziavano la paura che la riduzione di reparti attivi, dovuta al Covid, potesse diventare definitiva anche a emergenza finita, con un’emorragia di personale verso il presidio di Lecco.

Castelli, e così ha anche fatto il consigliere Roberto Perego, ha evidenziato come il problema non sia la chiusura dell’ospedale di Merate, ma il suo progressivo depauperamento, tale da rendere il presidio di via Cerri sempre meno attrattivo per i pazienti. “La domanda vera è capire cosa vuole fare la Regione da qui a 10 anni, vorremmo capire se sarà ancora un ospedale di primo livello: che sia depauperato è sotto gli occhi di tutti”.

Il sindaco Massimo Panzeri ha condiviso l’approccio, concordando sul fatto di dover ricevere garanzie che la situazioni torni perlomeno a livelli prepandemici, lasciando poi al consigliere Fabio Tamandi, in qualità di capogruppo facente funzione vista l’assenza di Paolo Centemero, il compito di illustrare alcuni piccoli emendamenti alla mozione, introdotti per rafforzare il testo.

La mozione (per il testo CLICCA QUI) è stata poi approvata all’unanimità.