Pendolari infuriati: “Nessuna risposta alla richiesta di incontro con l’assessore Terzi”

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La lettera era stata inviata il 3 settembre dai rappresentanti dei pendolari lombardi

La richiesta di incontro era dettata dalla necessità di parlare dei continui disservizi e dei rincari dovuti all’eliminazione del biglietto solo treno per Milano

MERATESE – Nessuna risposta alla lettera inviata il 3 settembre. Dopo giorni dall’invito della Pec all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Claudia Maria Terzi i rappresentanti dei pendolari hanno deciso di denunciare il silenzio con cui l’assessore ha (per ora) risposto alla richiesta di convocare, con urgenza, un incontro con i rappresentanti dei viaggiatori alla conferenza regionale del Trasporto pubblico locale della Regione Lombardia.

 

L’assessore regionale Claudia Maria Terzi

“Avevamo chiesto un incontro in data 3 settembre in merito ai rincari conseguenti alla decisione di eliminare i biglietti solo ferroviari verso Milano e ai continui e pesanti disservizi che continuano nonostante il “Piano di Emergenza” – puntualizzano i referenti dei pendolari di tutta la Lombardia -. Tali rincari, che si accompagnano anche all’eliminazione dei bonus e creano disparità tra utenti del trasporto pubblico in Lombardia, avvengono in una situazione in cui permangono gravissimi disservizi nei servizi ferroviari, tanto che, nel mese di giugno, ben 25 direttrici su 37 hanno sforato i parametri di qualità. Regione Lombardia ha di fatto delegato a Trenord l’adozione di non meglio precisate “misure compensative”. Ma, l’unica misura veramente compensativa non può che essere, dato il livello degli aumenti tariffari, un corrispondente e deciso miglioramento della qualità dei servizi, allineandosi ai migliori livelli europei. Cosa che ci sembra francamente poco verosimile”.

Tra le critiche rivolte all’assessore Terzi, quella di “non voler convocare la Conferenza del Tpl, nonostante, da un anno a questa parte, si siano succedute decisioni unilaterali da parte di Trenord e Regione in merito alla rimodulazione di servizi ferroviari, con chiusura di linee, l’incremento delle tariffe del 30% dei biglietti urbani di Milano. Da ultimo, questa decisione di eliminare (per quanto riguarda esclusivamente la provincia di Milano e Monza Brianza, dove è entrato in funzione il nuovo Stibm ndr) i biglietti solo ferro, incluso Treno Milano e TrenoMonza, con soppressione di fatto del bonus per moltissimi pendolari”.