Procopio: “Con la fondazione Costruiamo il futuro una scuola di formazione per giovani”

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Giuseppe Procopio
Giuseppe Procopio

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Giuseppe Procopio, segretario della Fondazione Costruiamo il futuro

 

MERATE – Caro direttore, la polemica contro l’inadeguatezza della nostra classe dirigente, e in specie di quella politica, – a cui da anni siamo ormai abituati se non assuefatti – è sterile, quando non demagogica, se non ci si impegna nella formazione di chi tra poco dovrà ricoprire quel ruolo.

Con la Fondazione Costruiamo il Futuro vogliamo dare anche quest’anno il nostro contributo (lo facciamo dal 2010) organizzando una scuola di formazione per giovani che si terrà dall’8 al 10 aprile prossimi nella Torre PwC di Milano City Life. Vi parteciperanno 150 persone (universitari, giovani amministratori locali e/o impegnati nel sociale) a cui proponiamo un percorso dal titolo “Pensare il futuro” perché riteniamo che il deficit della politica oggi sia soprattutto un deficit di pensiero, di coscienza degli scenari e delle sfide che ci attendono, della conoscenza della complessità di questi problemi che è la condizione senza la quale l’assunzione di responsabilità per affrontarli e tentare di risolverli risulterebbe velleitaria.

Che cosa voglia dire porsi responsabilmente di fronte alla questione dell’eredità, cioè del mondo che consegniamo ai nostri figli, avendo cura che ci sia in esso una prospettiva globale di bene per il singolo e per tutti, lo chiederemo nell’incontro introduttivo al cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna. Non sarà un monologo, risponderà alle domande dei giovani presenti.

Noi pensiamo che la questione centrale per un futuro che sia di sviluppo umano, sociale e quindi anche economico sia il lavoro. Ad esso sono legato gli investimenti del Pnrr sui quali abbiamo invitato a confrontarsi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, l’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti Dario Scannapieco e quello di Ferrovie Luigi Ferraris. Parleremo di occupazione e del ruolo delle imprese con i responsabili di grandi aziende, il segretario della Cisl Luigi Sbarra e il presidente di PwC Italia Andrea Toselli. Non si può evitare di affrontare la questione della transizione ecologica, a cui è legata la produzione di energia; lo faremo con il ministro Roberto Cingolani, l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e la presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, perché decisivo in questo campo è il ruolo della ricerca.

Così come è inevitabile collocare il tema energia nel contesto internazionale, che lo determina non solo nei costi: per un’analisi il più possibile fattuale dei fattori geopolitici interverranno il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il direttore di repubblica Maurizio Molinari e Gavin Barwell, Adviser di PwC e già capo dello Staff del premier inglese Theresa May.

Che la salute sia condizione per il lavoro e la crescita lo abbiamo capito bene in questi anni di pandemia, come abbiamo capito che il nostro sistema sanitario va ripensato: Come? Risponderanno il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi e rappresentanti del mondo ospedaliero pubblico e privato.
Parlare di politica implica parlare di leadership e comunicazione. Della prima discorreremo in due incontri con Paolo Scaroni e con Antonio Funiciello, capo di gabinetto a Palazzo Chigi e autore di un interessantissimo saggio sul “Mertodo Machiavelli”. Della seconda con Marco Bardazzi (Be a Media Company), Monica Maggioni (direttrice del Tg1) e responsabili delle principali piattaforme social.

Insomma, poco lamento e tanta voglia di imparare da una parte e di mettersi in gioco (e quindi di imparare cose nuove) dall’altra. Nella difficile, ma proprio per questo entusiasmante, situazione in cui viviamo. Abbiamo davanti agli occhi tanti esempi di chi rischia quotidianamente abbandonando comode “posizioni di rendita” per prendere il largo, dalla scuola all’impresa. Tutti, custodiscono qualcosa che dà un significato alla fatica dello studio e del lavoro, della costruzione comune. Per quanto possa apparire insignificante, il contributo di ciascuno è essenziale perché non esiste altra
modalità per far crescere una comunità di uomini: lo sviluppo può avvenire solo attraverso una
costruzione “dal basso”. Per arrivare a osare un pensiero “alto” che pensi già nel domani servono tempi e luoghi per incontrarsi, tentare sentieri inesplorati e soprattutto confrontarsi con l’esperienza dei protagonisti del mondo culturale, educativo, economico, scientifico e politico. La nostra scuola di formazione si pone questo obiettivo.
Il mio invito è rivolto a tutti i ragazzi e agli amministratori del nostro territorio di partecipare a questa scuola, io e la segreteria siamo a disposizione, sul sito www.costruiamoilfuturo.it sono aperte le candidature per partecipare.
Grazie per l’ospitalità.

Giuseppe Procopio
Segretario Generale della Fondazione Costruiamo il Futuro.

http://costruiamoilfuturo.it/scuola-di-formazione-pensare-il-futuro/