Retesalute, i sindaci: “Fiducia nel Cda. Guardiamo avanti e pensiamo al rilancio”

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Nota congiunta di Galbiati (presidente Ambito), Panzeri (presidente assemblea) e Colombo (presidente del Cda)

Lunedì 1° giugno è prevista l’assemblea dei soci per parlare del riequilibrio dei conti dopo il buco di quasi 4 milioni di euro

MERATE – “Dobbiamo guardare avanti nella consapevolezza che Retesalute ha gestito per tanti anni sempre più servizi di qualità per il nostro territorio, facendo crescere il volume delle prestazioni sociali da 4 a 10 milioni di euro per anno”. Ne sono convinti Massimo Panzeri, presidente Assemblea dei soci di Retesalute, Filippo Galbiati, presidente Ambito distrettuale di Merate e Alessandra Colombo, presidente del consiglio di amministrazione di Retesalute che oggi, giovedì, hanno preso posizione con un comunicato relativo al futuro di Retesalute.

Il buco da ripianare

Come noto l’azione speciale per la salute, con sede a Novate, ha chiuso le passate annualità con una perdita di quasi 4 milioni di euro. Un buco enorme per ripianare il quale sta lavorando il nuovo Consiglio di amministrazione, insediato meno di un anno fa, grazie al contributo di un consulente esterno. Lunedì prossimo, 1° giugno, si terrà in Auditorium a Merate l’assemblea dei soci per parlare proprio dell’ipotesi di ripianamento. 

“E’ il momento di guardare avanti”

Uno scenario su cui i sindaci sembrano convergere come dimostra il comunicato diffuso oggi. “E’ ora il momento di definire una traccia della prospettiva per il rilancio di Retesalute.
Non vogliamo qui soffermarci sul lavoro di questi mesi che ha avuto il merito di far emergere le criticità di bilancio, aspetti sui quali vi saranno da parte degli organi competenti gli approfondimenti del caso. Dobbiamo ora guardare avanti, nella consapevolezza che Retesalute ha gestito per tanti anni sempre più servizi di qualità per il nostro territorio, facendo crescere il volume delle prestazioni sociali da 4 a 10 milioni di euro per anno. L’ha fatto in condizioni non facili, in anni in cui i Comuni vivevano difficoltà per il Patto di stabilità, l’ha fatto con costi contenuti per Comuni soci ed utenti”.

“Una strada complessa, ma possibile”

Panzeri, Galbiati e Colombo parlano anche del percorso fin qui fatto per tracciare un’ipotesi di rilancio: “I pareri acquisiti in questi giorni delineano una strada complessa ma possibile per il rilancio dell’Azienda, che prevede i seguenti passaggi nelle prossime settimane. Confidiamo nel lavoro del Cda e dell’azienda, cui esprimiamo fiducia, per la presentazione degli atti necessari per il rilancio di Retesalute (Bilancio di previsione e Budget triennale, proposta di ripiano, Bilancio consuntivo 2019), con l’impegno a trovare in Assemblea le soluzioni migliori nelle prossime settimane”.

Da disciplinare meglio i rapporti tra Ambito e Retesalute

Per il futuro l’ambito e Retesalute  hanno già concordato ulteriori passaggi per definire con maggiore trasparenza le relazioni tra enti: “E’ prevista la creazione in Retesalute di un conto corrente separato per la funzione di Ente capofila per il Piano di zona ed è altresì prevista la stesura di un regolamento per i rapporti economico-finanziari tra Ambito e Retesalute. Il mese di giugno sarà decisivo ed è importante il coinvolgimento con trasparenza di tutti i soci per il rilancio di Retesalute, a partire dall’Assemblea del prossimo 1 giugno”.