Retesalute, la terza via di Merate per uscire dalla crisi: costituire una nuova azienda speciale

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Massimo Panzeri, presidente dell'assemblea dei soci, Alessandra Colombo, presidente del Cda e Laura Mattiello, responsabile amministrativa di Retesalute

Il sindaco Panzeri ha illustrato per sommi capi l’altra sera in Comune il contenuto della relazione commissionato a un esperto di finanza

Martedì prossimo la proposta verrà discussa nella conferenza dei capigruppo allargata a tutti i consiglieri comunali di Merate

 

MERATE – Non il ripianamento del buco attraverso lo strumento del riconoscimento dei debiti fuori bilancio, ma neppure la liquidazione coatta amministrativa dell’azienda speciale nata nel 2005. Merate ha illustrato per sommi capi mercoledì sera, durante la conferenza dei sindaci del Meratese ospitata a Palazzo Tettamanti quella che ormai è stata ribattezzata come la terza via per il futuro di Retesalute, l’azienda speciale partecipata da 27 Comuni del Meratese, del Casatese e dell’Oggionese che si trova attualmente in una situazione di grave deficit finanziario con un buco di quasi 4 milioni di euro.

Un contributo per uscire dalla crisi finanziaria

Dopo aver preso visione delle due perizie, commissionate dall’attuale consiglio di amministrazione, allo studio Cesare D’Attilio e allo studio del dottor Giuseppe Munafò e dell’avvocato Francesco Ferrari, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Panzeri ha infatti deciso di affidare a un proprio consulente l’analisi della situazione attuale in cui versa l’azienda speciale con sede a Novate.

“Abbiamo chiesto semplicemente di esprimere un’opinione per approfondire la vicenda – puntualizza Panzeri, ricordando come la questione sia stata trattata anche nel consiglio comunale di martedì sera – . Questa consulenza non è e non vuole essere in contrapposizione a quella fornita dal dottor Munafò. Evidenzia però la possibilità di percorrere un’altra strada e sta a noi valutare se questo percorso sarà effettivamente fattibile. Il nostro vuole essere un contributo al dibattito e all’approfondimento”.

Costituire una nuova Retesalute

La relazione, commissionata al dottor Ciro D’Aries, esperto in materia, resta per ora top secret. Anche mercoledì sera il primo cittadino meratese si è limitato a leggerne alcuni stralci, facendo intravedere il percorso che, dallo scioglimento dell’attuale Retesalute, attraverso la messa in liquidazione dell’azienda speciale, passerebbe attraverso la costituzione di una nuova azienda in cui riunire i Comuni della Brianza per lo svolgimento delle attività sociali. La relazione del consulente verrà condivisa, nella sua interezza, martedì prossimo in una conferenza dei capigruppo allargata alla partecipazione di tutti i consiglieri comunali di Merate. “L’auspicio è che Merate possa arrivare a condividere una posizione unitaria da esprimere nel corso della prossima riunione dell’assemblea dei soci”.

Una sintesi e un raccordo che andrebbe trovato anche con tutti gli altri Comuni (e sono 27 in tutto, con i 4 dell’Oggionese entrati nel 2019) anche se questa sfida appare tutt’altro che semplice, visto che è probabile che i nodi, soprattutto quelli politici, potrebbero venire facilmente al pettine.

Incontro in Comune a Osnago con il dottor Munafò

Intanto, questa mattina, venerdì, in Comune a Osnago si svolgerà un incontro tecnico con il consulente Munafò per illustrare le modalità attraverso le quali sarebbe possibile ripianare le perdite attraverso il riconoscimento del debito fuori bilancio. Una scelta che troverebbe già oggi contrari diversi segretari e responsabili dei servizi finanziari, pronti a mettere avanti agli occhi dei sindaci e dei consiglieri comunali le responsabilità di questo percorso. Non solo. Per alcuni, la strada del ripianamento del deficit sarebbe già di fatto impercorribile in base a quanto previsto dal Tuel, che impone la liquidazione dopo più di tre annualità chiuse in perdita.