Stop ufficiale alla sperimentazione nuove rotte aeree sul Meratese

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La conferma è arrivata dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nella risposta all’onorevole Fragomeli

Le nuove rotte aeree, sperimentate dal 2017, non verranno più utilizzate. L’onorevole brianzolo: “Continueremo a vigilare”

MERATE – Stop alla sperimentazione nuove rotte aeree sul Meratese. La conferma arriva dalla risposta fornita all’interrogazione presentata mesi da dall’onorevole brianzolo Gianmario Fragomeli. E’ lo stesso parlamentare a precisare i fatti. “Con la risposta che, nella giornata di ieri (giovedì, ndr), il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha dato alla mia interrogazione presentata lo scorso novembre è stata ufficializzata la soppressione dell’infruttuosa sperimentazione di nuove rotte aeree da e per l’aeroporto di Orio al Serio. In accordo con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, il Ministero ha riconosciuto formalmente la decisione della Commissione Aeroportuale competente, così come da Decreto ministeriale 31/10/97, di cancellare le rotte in questione. La decisione era peraltro già comunicata nelle scorse settimane ai Sindaci dei Comuni interessati attraverso la trasmissione dei verbali delle sedute finali tenute dalla Commissione stessa”.

Tanti disagi e altrettante lamentele

Il deputato Pd della Brianza, dietro segnalazione della Commissione permanente dei Sindaci del Meratese, aveva da tempo preso in carico la questione dei disagi causati dalle nuove rotte aeree. “Con l’ultimo passaggio, rappresentato dal beneplacito del Ministero competente  si chiude così una vicenda che ha causato forti disagi e preoccupazioni ai quasi 80 mila abitanti dei quindici Comuni coinvolti. Al contempo, per quanto riguarda il numero e le rotte dei sorvoli di aerei, la risposta del Mit conferma che sarà ripristinata la situazione esistente prima del 22 giugno 2017, data di inizio della sperimentazione”.

“Continueremo a vigilare su eventuali nuove rotte aeree”

«Se, da una parte – conclude Fragomeli – era importante che il Ministero ufficializzasse il parere già espresso dalla Commissione tecnica, dall’altra posso garantire che continueremo a vigilare affinché eventuali nuovi test e sperimentazioni non ledano nuovamente i diritti dei cittadini o rischino di influire negativamente sulla qualità della loro vita».