Unione della Valletta: Panzeri e Brambilla continuano da separati in casa

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Efrem Brambilla e Marco Panzeri
Efrem Brambilla e Marco Panzeri, vicini al tavolo, ma ormai distantissimi l'uno dall'altro

Restano divergenti le posizioni delle due amministrazioni che compongono l’Unione della Valletta

Brambilla declina l’invito a entrare in Giunta e chiede di cambiare le condizioni. Intanto Panzeri porta in Consiglio due distinte delibere (una per l’Unione e l’altra per Santa Maria) sul bilancio

LA VALLETTA / SANTA MARIA HOE’ – “Metterò sempre questa possibilità di integrazione della Giunta e della nomina del vice presidente in ogni seduta del legittimo consiglio dell’Unione al fine di superare la situazione attuale che, non lo nascondo, sta causando qualche problema”. Aria tesa martedì sera durante il consiglio dell’Unione dei comuni della Valletta, il primo convocato dopo l’elezione a presidente di Marco Panzeri, sindaco della Valletta, avvenuta dopo lo “strappo” con Santa Maria Hoè.

Un dissidio, scaturito formalmente dalla modifica del piano di gestione del personale ma dovuto in realtà a visioni differenti sul futuro dell’Unione, di cui, almeno al momento, non si vedono margini di soluzione con i due sindaci, seduti vicini al tavolo della sala consiliare dell’ex Comune di Perego, apparsi sempre più lontani l’uno dall’altro, nonostante i tentativi di conciliazione portati avanti anche dal prefetto Castrese De Rosa.

Al di là della tattica e delle strategie, infatti, le posizioni restano quelle di più di un mese fa con Santa Maria Hoè deciso a non rientrare in Giunta (in cui siedono solo Marco Panzeri, Anna Perego e Raffaele Cesana) fino a che non cambieranno le regole del gioco. Lo ha ribadito il sindaco Brambilla nel suo lungo discorso, in cui parlando di una volontà di riallacciare e ricostruire il rapporto con La Valletta Brianza, ha però specificato la necessità di fare entrambi un passo indietro per arrivare a costruire un sistema “che consenta di convivere all’interno dell’Unione evitando in futuro nuovi strappi e rotture”.

Una sorta di patto tra gentiluomini per far in modo (Brambilla ha esplicitamente detto che “in questa Unione non ha funzionato il momento della scelta”) che non possano essere imposte, a colpi di maggioranza, decisioni e regole del gioco in un ente di secondo grado, l’Unione, che dovrebbe reggersi proprio sull’accordo e sulla capacità di mediazione tra le parti. Ed è proprio su questo punto che il patto  sembra (almeno a oggi) una chimera, dal momento che entrambi i sindaci hanno continuato a ribadire le proprie posizioni, ritenendo di essere entrambi nel giusto.

Anna Perego, Samuele Panzeri e Maurizio Sala

Difficile, insomma, uscire dal guado in un gioco che sembra puntare sullo sfinimento dell’avversario piuttosto che sulla volontà di trovare una sintesi per far funzionare al meglio l’Unione. Eppure, tutti i servizi dei Comuni di La Valletta e Santa Maria Hoè si basano proprio sull’Unione e soffrono ora questa fase di stallo. Lo ha riconosciuto Panzeri che, ribandendo la necessità di pensare anche all’amministrazione quotidiana, ha accusato Santa Maria Hoè di scaricare addosso a La Valletta l’onere completo delle funzioni dell’Unione. E ha poi sferrato un ulteriore colpo portando in discussione due distinte delibere per le variazioni del bilancio, una riguardante l’Unione (e La Valletta) e l’altra Santa Maria Hoè.

Un distinguo che non è affatto piaciuto a Brambilla, che ha ricordato come non si sia mai proceduto in passato in questa direzione, che snatura il senso stesso dell’Unione. “Non devi essere prevenuto – la replica di Panzeri – . E’ un’impostazione che abbiamo dovuto prendere, in modo cautelativo, dopo il mese vissuto al fine di evitare al minimo i veti. La prima delibera riguarda le urgenze dell’Unione, la seconda quelle le cui scelte, le vostre, non vengono raccontate nella Giunta dell’Unione visto che non ne volete far parte. Noi le voteremo sempre, ma è chiaro che saranno espressione di Santa Maria Hoè”.

Scettico su questa decisione anche il consigliere Mario Brambilla, esponente della minoranza di Santa Maria Hoè. Collegato da remoto, ha bollato la delibera come “un pasticcio, figlia di quanto successo all’interno dell’Unione nelle scorse settimane. Mi sono piaciute le parole concilianti di Efrem, ma penso anche che sia prioritario ricostituire una giunta fatta dalle due amministrazioni, per lavorare in un clima sereno e costruttivo” ha concluso astenendosi poi sul punto.