Merate, primo consiglio dopo il rimpasto. Robbiani: “Qui con spirito critico”

Tempo di lettura: 4 minuti

Nuovo assetto in consiglio comunale ieri, lunedì, dopo il rimpasto nella maggioranza

Lo sfogo di Robbiani, declassato a consigliere semplice

MERATE – “Lei mi ha revocato le deleghe, io invece non toglierò la fiducia a questa amministrazione anche se mi confronterò con spirito critico e costruttivo”. Non era dovuto, ma era certamente atteso l’intervento dell’ex assessore all’ambiente Andrea Robbiani ieri, lunedì, in sala consiliare nella nuova e inedita veste di consigliere semplice. Un cambio di divisa (non ancora registrato dai segnaposti in aula, come fatto notare con una punta di ironia dallo stesso amministratore) che ha comportato anche un cambio di posto nello scacchiere dell’aula con Fabio Tamandi promosso alla sinistra del vicesindaco nell’emiciclo della sala consiliare e Robbiani retrocesso in seconda fila nell’ala della maggioranza al posto di Alessandro Vanotti, a sua volta catapultato in avanti a fianco del capogruppo Paolo Centemero in attesa di ricevere, proprio da quest’ultimo, nel prossimo consiglio comunale, lo “scettro” di guida della maggioranza.

Un nuovo assetto che ha ufficializzato così le ultime frizzanti settimane amministrative con la revoca delle deleghe al leghista Robbiani e il posto sostituito, oltrepassando i patti pre elettorali, da un civico per antonomasia come Tamandi. Un terremoto su cui lo stesso Robbiani è voluto tornare per ribadire, a quasi un mese di distanza dal consiglio incriminato (quello dell’ormai frase dell’idiota rivolta a Perego) di essere stato lui la “vittima” e non il carnefice nella battaglia semantica consumata sul piano di gestione della riserva del lago di Sartirana.

“Nel decreto sindacale del 28 aprile si parla di comportamenti ingiuriosi. Ho così voluto verificare i casi in cui era prevista l’applicazione del reato di ingiuria, fortunatamente depenalizzato altrimenti, seguendo quel ragionamento, avrei corso il rischio di venire denunciato. Beh, in quanto da me detto non si ravvisa nulla di minaccioso né di mafioso. Anzi, sono andato a riascoltare le registrazioni del consiglio e sono altre frasi (quelle del consigliere Perego, ndr) che sarebbero ingiuriose nei miei confronti. Per questo mi sarei aspettato una difesa della mia persona”.

Non solo. Robbiani ha voluto porre l’accento anche sulle preferenze da lui prese alle elezioni del 2019: “Lei – ha detto riferendosi al sindaco (che, ironia della sorte era stato suo assessore durante il mandato da primo cittadino dal 2009 al 2014) – ha tolto le deleghe anche alla città che mi ha votato”.
Tranchant la risposta del sindaco Panzeri che, mantenendo il lei non certo per etichetta istituzionale, ha tagliato corto: “Nel decreto è scritto chiaro che le deleghe, che non sono state attribuite in base ai voti, sono state tolte perché è venuta meno la fiducia. Quanto alle preferenze, lei è stato eletto come consigliere e mi auguro che in questo ruolo sia da stimolo all’amministrazione comunale”.

Nell’intervento dell’ex assessore non è mancata neppure una frecciatina nei confronti di chi ha preso oggi il posto: “Gli faccio gli auguri. Tamandi troverà un lavoro ben fatto e lo dimostra il fatto che in una settimana non mi ha mai chiamato, non essendo evidentemente necessario perché tutto chiaro”.

Tirato in causa dal discorso di Robbiani, il consigliere di minoranza Roberto Perego ha chiesto la parola per liquidare le argomentazioni dell’ex assessore con un “chi è causa del suo male pianga se stesso. Il resto è una questione di maggioranza”.

Già. E, in prospettiva, anche se nessuno vuole ammetterlo, di elezioni 2024. Con Roberto Perego che si è trovato, suo malgrado, ad accendere la miccia della “bomba” esplosa in seno alla maggioranza e a dare ufficialmente il via alle danze (lo dimostrano le nutrite e non anonime presenze tra il pubblico in sala consiliare) pre elettorali.

Da segnalare, infine, sul fronte della minoranza l’ingresso in consiglio del consigliere Marco Giumelli al posto del dimissionario Alessandro Pozzi, presente comunque ieri sera tra il pubblico a testimoniare un simbolico passaggio di consegne. Il consiglio ha poi approvato all’unanimità una variazione al bilancio per l’utilizzo dei 950mila euro di avanzo di bilancio.