Moria di pesci al lago, Cambia Merate: “La Giunta responsabile morale della mattanza”

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La netta presa di posizione dei consiglieri di minoranza: “Servono subito interventi radicali”

“La questione è stata sottovalutata. Studi e progetti esistono già in Comune e finora si ha temporeggiato”

 

MERATE – “La strage di pesci che si è verificata in queste ore al Lago di Sartirana ha dei responsabili morali: essi sono i membri della Giunta guidata da Massimo Panzeri. E, con questi ultimi, anche quelli che con loro condividevano le stesse responsabilità nel recente passato”. Ne sono convinti i consiglieri di opposizione di Cambia Merate che sottolineano come quanto si è verificato in questi giorni sia il risultato di una “mancanza di un serio impegno verso la Riserva Naturale di questa città e del patrimonio arboreo e ittico che essa esprime, frutto di omissioni che sono unicamente attribuibili a questi soggetti e che scontano una visione miope e fuori dalla storia”.

Ieri presenti sulle sponde lacustri a osservare impietriti il desolante scenario delle carcasse di pesci ammassate a riva con il capogruppo Aldo Castelli e il consigliere Roberto Perego, vice presidente del Consiglio di gestione della riserva, i rappresentanti di Cambia Merate puntano il dito contro l’amministrazione comunale: “Più che di strage è opportuno parlare di mattanza”.

Una dietro l’altra elencano le mancanze, segno di scarsa attenzione e poca lungimiranza, sul futuro della riserva del lago di Sartirana. Dalla scelta di non sostituire la centralina di rilevamento dati da almeno tre anni, spendendo qualche migliaia di euro, (“avrebbe consentito di comprendere che cosa stava accadendo”) al continuo temporeggiare con studi e piani, “senza alcuna volontà precisa di investire somme significative del bilancio” mentre il Comune di Merate ha a disposizione almeno già due studi pronti all’uso, con schede dettagliate degli interventi che, tutt’al più, andrebbero aggiornate”.

E ancora, l’attesa di più di 24 ore perché qualcuno dell’amministrazione comunale intervenisse, “come hanno lamentato giustamente i pescatori de “La Briantea” e la Fispas di Lecco, unici a rimboccarsi le maniche insieme a Protezione civile e Vigili del Fuoco. L’allarme, anziché dagli strumenti dell’autoproclamata smart city, è stato dato da alcuni giovani pescatori”.

Poi lo sguardo al futuro. “Il problema sono le sostanze presenti nel fondale? Si affronti la questione e si investano le necessarie risorse. Questo gruppo consigliare, che nel proprio programma elettorale privilegiava il rilancio del lago, è pronto a dare tutta la più ampia collaborazione. In verità la perla di Sartirana non è nei pensieri di questa Amministrazione e la dimostrazione è che, in piena emergenza, ha impiegato quasi due giorni a individuare una soluzione temporanea come quella delle pompe per l’ossigenazione artificiale delle acque”.

Per Cambia Merate la situazione è talmente drammatica da richiedere interventi radicali. “Se si faticano a trovare i palliativi, figuriamoci gli interventi radicali”. E qui arriva la frecciatina, rivolta al seppur mai citato espressamente assessore all’Ambiente Andrea Robbiani. “Di radicale, in questa storia, qualcosa c’è: sono gli interventi di qualche assessore troppo spesso sopra le righe, pronto ad attaccare e offendere sul piano personale i membri della minoranza, arrivando addirittura a scegliere chi deve e chi non deve sedere
nei banchi d’opposizione”.  Il riferimento, chiaro e lampante, è allo scontro avvenuto nel penultimo consiglio tra l’ex sindaco e il consigliere Patrizia Riva.

Tornando invece sulla questione del lago: “Se si investissero più energie sui problemi dell’ambiente, Sartirana si sarebbe risparmiata lugubri immagini e irrespirabili miasmi. L’ultimo significativo intervento a beneficio del Lago risale con tutta probabilità all’implementazione della rete fognaria circumlacuale, successivamente solo opere di modesto abbellimento con nullo impatto su acque, flora e fauna”.

Da qui quattro richieste: “Chiediamo con forza la immediata messa in cantiere dell’intervento di asportazione dei sedimenti e, in conformità alla legge regionale di riforma dei parchi, il conferimento della Riserva di Sartirana al Parco Regionale di Montevecchia. Chiediamo inoltre l’immediata l’installazione di una centralina di rilevamento dati che fornisca in tempo reale lo stato di salute del lago, nonché di alcune pompe idrauliche fisse in grado di ossigenare il lago in momenti di necessità, per evitare il ripetersi di quello che abbiamo visto”.