Movimento 5 Stelle: “No alla privatizzazione di Linee Lecco”

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LECCO – Contrario alla privatizzazione di Linee Lecco anche il Movimento 5 Stelle che “esprime la sua totale contrarietà al progetto di privatizzazione dell’azienda Linee Lecco ed alla sostanziale privatizzazione del Trasporto Pubblico Locale, contenuta nella delibera di giunta del 14 febbraio 2013 e che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale”.

Nella nota stampa che è stata diramata in questi minuti, i Cinque Stelle sottolineano come “il Movimento è per una mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale e della qualità della vita dei cittadini, di cui il trasporto pubblico è un pilastro”, e sottolinea in particolare che nel suo  programma Regionale c’è la “necessità di ‘Riqualificare progressivamente e potenziare l’offerta del servizio di trasporto pubblico e del sistema viario attuale’. La decisione della Giunta lecchese sembra andare nella direzione opposta”.

Dubbi e perplessità dai parte del Movimenti anche per tempi e modalità di decisione: “Si tratta di una decisione di cui non si comprende l’accelerazione nei tempi e denota a nostro avviso un’opacità nelle motivazioni che l’hanno determinata, non essendo disponibili i dati di bilancio 2012 e non essendo chiaro se si siano effettuate tutte le possibili verifiche di fattibilità per costituire un’azienda provinciale o interprovinciale del trasporto pubblico. E’ inoltre una decisone che va contro l’esito referendario del 12 e 13 giugno 2011 quando 27 milioni di italiani hanno deciso di abrogare le norme che prevedevano la cessione al mercato dei servizi pubblici locali di rilevanza economica e, tra questi cittadini, 18.346 lecchesi”.

Per cercare di contrastare la scelta dell’Amministrazione Brivio, “Il Movimento 5 Stelle di Lecco raccoglie – si legge sempre nella nota stampa – l’appello delle associazioni di cittadinanza attiva e di tutti i cittadini affinché non si proceda alla privatizzazione del servizio di trasporto pubblico locale e offre la sua disponibilità a collaborare affinché vengano ricercate altre soluzioni, tra cui quella dell’azienda speciale consortile interprovinciale per la gestione del trasporto pubblico”.