Oggiono uscirà da Retesalute. Narciso: “E’ una questione d’ambito”

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La decisione è stata comunicata dalla sindaca al termine dell’assemblea dei soci

“Una scelta non strettamente legata alla situazione attuale, bensì a una questione territoriale”

MERATE – Il Comune di Oggiono uscirà da Retesalute. Lo ha annunciato ieri sera, giovedì, durante l’assemblea dei soci, la sindaca Chiara Narciso, chiedendo parola al termine della riunione convocata nell’Auditorium di Palazzo Tettamanti. “Ci teniamo molto a sottolineare che questa scelta non è strettamente correlata alla situazione attuale di Retesalute e non vuole esprimere la volontà di opporsi al percorso che l’Azienda sta facendo per tornare a operare in piena funzionalità” ha rimarcato la sindaca, anticipando che la questione verrà portata in discussione lunedì in Consiglio comunale a Oggiono.

A spingere l’amministrazione oggionese, entrata in Retesalute nel 2019 con la precedente amministrazione guidata da Roberto Paolo Ferrari, a questa scelta sono state altre considerazioni: “In questi due anni ci siamo resi conto che il fatto di appartenere all’ambito di Lecco, e nel contempo essere soci dell’Ente strumentale di un altro Ambito comporta, per un Comune delle nostre dimensioni, una serie di difficoltà nella gestione quotidiana dei servizi. E non ci permette di esercitare a pieno titolo il ruolo che riteniamo che il nostro Comune debba avere sui tavoli della programmazione territoriale”.

Un giudizio netto che nulla toglie alla positività dell’esperienza maturata in questi anni in Retesalute: “Confermiamo anche il nostro impegno a partecipare, nel caso in cui il Collegio dei liquidatori confermerà la sussistenza delle condizioni necessarie al ripiano del debito aziendale per il periodo in cui abbiamo fatto parte dell’Azienda, così come più volte condiviso. Avremo inoltre un’attenzione particolare a definire con il Collegio dei liquidatori i tempi e i modi più opportuni per la nostra uscita dall’Azienda in modo che abbiano il minor impatto possibile sugli equilibri dell’Azienda in un momento così delicato.
Siamo certi che tutti i Comuni presenti possano comprendere le nostre motivazioni, che nascono principalmente da un valore più volte sottolineato proprio in questa Assemblea: cioè l’importanza dell’unità territoriale tra i comuni che fanno parte di uno stesso ambito, a maggior ragione in un momento strategico e delicato come questo, in cui il percorso di ripresa dopo la grande emergenza che tutti abbiamo vissuto si sovrapporrà con il complesso lavoro di stesura dei nuovi Piani di zona, che definiranno le linee fondamentali di indirizzo per la programmazione degli interventi di carattere socio assistenziale nei prossimi tre anni”.

Una decisione di cui il presidente dell’assemblea dei soci Massimo Panzeri ha preso atto commentando: “E’ una perdita di cui ci dispiace, ma avevamo messo in conto di poter perdere qualche pezzo per strada. Non vorrei risultare troppo retorico, ma Retesalute deve essere una casa e non una prigione”.