Olginate generosa nell’emergenza. Il comune dà una mano alle imprese

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Paola Gnecchi, responsabile del settore economico finanziario, e l'assessore Roberta Valsecchi

Provvedimenti di sostegno alle famiglie e alle imprese

Voto unanime nel consiglio comunale di mercoledì sera

OLGINATE – Maggioranza e opposizione compatte nella votazione di alcuni provvedimenti in portanti per il sostegno di famiglie e imprese in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria.

Olginate solidale

Grazie alle donazioni dei cittadini il comune ha potuto raccogliere 38mila euro che saranno destinati a supportare le famiglie più colpite dall’emergenza: “Avevamo messo a disposizione una somma di 20.000 euro ma la raccolta fondi è stata ben superiore raggiungendo la cifra di 38.000 euro che abbiamo arrotondato a 40.000. Questi soldi costituiranno un supporto diretto alle famiglie in difficoltà” ha spiegato l’assessore Roberta Valsecchi.

Tra le variazioni di bilancio votate ieri sera anche i quasi 15.000 euro dello Stato per le spese di sanificazione che il comune deve sostenere e i 1.662 euro, sempre un contributo dello Stato, per coprire gli straordinari degli agenti di Polizia Locale: “Una cifra simbolica che non riuscirà a coprire effettivamente la spesa – ha detto il sindaco – ma alla Polizia Locale va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto in prima linea”.

Contributi alle imprese

L’amministrazione sta pensando anche alle imprese di Olginate e, grazie alla sospensione delle rate dei mutui, il comune ha potuto assegnare 73.000 euro a contributi da erogare alle imprese: “Stiamo parlando di attività commerciali ma più in generale tutte quelle attività anche artigianali e produttive che hanno registrato un calo del fatturato a causa dell’emergenza coronavirus” ha detto l’assessore Valsecchi.

Non potendo fare riduzioni di imposte e valutando una eventuale sospensione temporale non risolutiva del problema, l’idea è stata quella di riconoscere un vero e proprio contributo economico: “Le aziende dovranno fare una domanda che sarà il più semplice possibile – ha continuato l’assessore -. Per accedere al contributo servirà una autocertificazione che l’attività ha subito un calo del fatturato di almeno il 30% oppure è rimasta chiusa per più della metà del mese in oggetto”.

Il contributo sarà parametrato sull’importo della Tari 2019: “Una volta raccolte tutte le domande valuteremo l’importo stanziato in base alle necessità e, nel caso, vedremo se mettere a disposizione altre risorse. La cifra di 73.000 euro, comunque, rappresenta circa il 15% della Tari annua versata dalle aziende del paese, perciò questo importo ha un suo impatto significativo”.

“Non possiamo che essere favorevoli – ha detto il capogruppo di minoranza Riccardo De Capitani che aveva presentato una mozione per supportare le attività in difficoltà -. Fa piacere che da parte dell’amministrazione ci sia stato un interessamento in questo senso e che questi soldi vadano direttamente alle aziende che hanno subito un danno a causa del virus”.

Servizi, rimborsi e ripartenza

L’amministrazione, poi, è riuscita a risparmiare 193.000 euro con la rinegoziazione dei mutui, un piccolo “tesoretto” da utilizzare per interventi dovuti all’emergenza Coronavirus. “Non è bello lasciare debiti ai nostri figli o nipoti, ma abbiamo colto la possibilità della rinegoziazione in un momento di crisi per mettere da parte un ‘tesoretto’ che potrebbe esserci utile a breve” ha detto il sindaco.

Il comune, rispondendo alle domande della minoranza, ha fatto sapere che sta ragionando su come restituire alle famiglie i soldi per i servizi di cui non hanno usufruito in questi tre mesi di lockdown a partire dalla mensa e dal trasporto pubblico. “Stiamo solo ragionando sul ‘come’, ma alle famiglie restituiremo il dovuto – ha detto il sindaco Passoni -. Nel contempo dovremo affrontare una rivisitazione di tutti i servi, è già stato fatto un incontro per capire come far ripartire l’asilo nido in sicurezza”.