Tre sindaci suonano la riscossa dei renziani. “Rilanciamo il riformismo”

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A Garlate incontro e dibattito tra amministratori e simpatizzanti di Italia Viva di Renzi

L’iniziativa dei sindaci Giuseppe Conti, Antonio Rusconi e Stefano Motta

GARLATE – Il PD? Un partito al palo, che ha tradito i suoi principi ispiratori, incapace di creare nuovo entusiasmo e che ha terminato la sua spinta riformista: dispiacere e delusione nelle parole di quanti nelle ultime settimane, anche a Lecco e provincia, hanno deciso di lasciare il Partito Democratico per abbracciare il progetto Italia Viva.

Nella serata di ieri, lunedì, tre sindaci del lecchese hanno deciso di organizzare un momento di riflessione politica, “un incontro tra vecchi amici” come lo hanno definito, per guardare all’iniziativa di Matteo Renzi e declinarla sul territorio.

Giuseppe Conti di Garlate, Antonio Rusconi di Valmadrera e Stefano Motta di Calco hanno aperto la discussione nella sala conferenze del Museo della Seta di Garlate. Con loro una trentina tra amministratori ed ex amministratori locali, imprenditori e cittadini comuni.

In sala diversi volti della politica locale, tra questi il consigliere comunale di Lecco Andrea Frigerio, che ha già ufficializzato il suo passaggio a Italia Viva, il sindaco di Brivio Federico Airoldi, l’ex sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi, l’ex coordinatore dem del circolo di Cesana-Suello, Giuseppe Mauri, l’ex primo cittadino di Merate Mario Gallina, l’ex vice sindaco di Bosisio Stefano Caldirola. Tra gli imprenditori Giuseppe Conti, titolare del Conti Group.

Giuseppe Conti

“La mia stima per il Pd resta, ma non è più la mia casa – è intervenuto il sindaco Conti di Garlate – è venuta a mancare la tensione riformista, si è abbandonata la strada dell’innovazione e del rinnovamento. Oggi il partito è al rimorchio di tematiche dei 5 Stelle. Credo che la politica debba incidere e portare benefici nella vita quotidiana dei cittadini, dando opportunità diverse, migliori”

Antonio Rusconi

Italia Viva diventa quindi “l’area dei riformisti”, “un movimento inclusivo e aperto a provenienze diverse, per recuperare quel centro moderato e riformista che il PD ha perso – ha aggiunto Rusconi, primo cittadino di Valmadrera – la politica dovrebbe essere il luogo delle idee. Il PD è stata la mia casa per 12 anni, ora però sono venute meno le ragioni della sua nascita. Nel Pd avevo perso quella passione ed entusiasmo che devono invece animare l’attività politica”

Rusconi guarda ad “un centrosinistra che sappia governare, così come i nostri sindaci sanno ben amministrare i propri comuni, affrontando i problemi. Ma per governare bisogna anche saper dire dei no”

Rinnovatori contro conservatori, taglio al costo del lavoro contro il reddito di cittadinanza, europeismo contro sovranismo, la politica contro l’anti-politica del populismo, “vero avversario” secondo Rusconi.

Stefano Motta

“Mi dispiace per quello che è diventato e che è diventato il PD, che ha subito un cambio forte di leadership culturale – ha detto Motta, sindaco di Calco – un partito che ha rinunciato al principio della mediazione, della sintesi, che ha deciso di restaurare ciò che vi era prima di Renzi e si appresta a cambiare non solo nome ma a riabbracciare il progetto della federazione delle sinistre, un Pd che ha scelto di diventare un partito conservatore”.

Tra le prime sfide di Italia Viva non può che esserci quella elettorale a Lecco, “non possiamo favorire la vittoria del centrodestra”. I tre sindaci hanno presentato la bozza di un “manifesto per il riformismo” aperto ai contributi degli aderenti al progetto di Italia Viva.

La presentazione ufficiale del partito nel lecchese è fissata per venerdì 31 gennaio a Lecco, ore 21 a Palazzo Falck, alla presenza del ministro alle politiche agricole Teresa Bellanova.