Palazzi Comunali: servono altri 4,5 mln per la messa in sicurezza

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Il sindaco e la Giunta nella conferenza stampa indetta giovedì sera
Il sindaco e la Giunta nella conferenza stampa indetta giovedì sera
Il sindaco e la Giunta nella conferenza stampa indetta giovedì sera

LECCO – Le somme urgenze erano solo l’aperitivo: per rimettere in sicurezza definitivamente gli edifici comunali serviranno altri interventi ed altre risorse, circa 4,5 milioni di euro.

Una stima resa nota giovedì sera, nel corso della conferenza stampa indetta dall’Amministrazione comunale a due settimane dal ricevimento della perizia risultato delle verifiche effettuate dagli studi associati FM Ingegneria, incaricati dal Comune nel 2015 delle analisi al suo patrimonio immobiliare, durate oltre un anno con prove di carico per esaminare la situazione dal punto di vista strutturale dei palazzi pubblici.

Non sono a rischio crollo ma saranno necessari nuovi interventi ed anche limitazioni all’uso degli spazi pubblici  per garantirne l’utilizzo in sicurezza: è il caso della sala consiliare, che ospita non solo il Consiglio Comunale ma anche sporadicamente iniziative destinate alla cittadinanza, già chiusa in passato per il rifacimento del controsoffitto e che non potrà accogliere più di 60 persone per criticità strutturali legate al solaio sotto la pavimentazione.  Per lo stesso motivo, sempre a Palazzo Bovara, dovranno essere “alleggeriti” archivi e uffici.

La sala del Consiglio Comunale, non potrà ospitare più di 60 persone
La sala del Consiglio Comunale, non potrà ospitare più di 60 persone

Interventi di consolidamento saranno necessari anche per lo stabile di piazza Sassi, con lavori che interesseranno il Comando della Polizia Locale e la sede della Protezione Civile; più strutturati e onerosi dovranno essere gli interventi all’area del palazzo che affaccia alla strada dove verrà precluso l’utilizzo degli uffici al secondo piano, quelli dei servizi sociali, che dovrebbero essere trasferiti nell’ex Politecnico in via Marco d’Oggiono, deputata a diventare, ha auspicato il sindaco, la nuova sede del Comune (segue articolo). Se questa opportunità dovesse concretizzarsi  in tempo, lascia intendere il sindaco, si potrebbero anche rimandare gli interventi a questo edificio.

Criticità di carattere strutturale sono state individuate anche al Teatro della Società, dove dovranno essere completati gli interventi già indicati decenni addietro dai Vigili del Fuoco e si dovrà intervenire anche alla volta del teatro, abbellita dal dipinto di Orlando Sora. Lo si farà la prossima primavera, a conclusione della stagione teatrale.

Il sindaco Brivio (a sinistra) insieme all'assessore Valsecchi
Il sindaco Brivio (a sinistra) insieme all’assessore Valsecchi

Infine Palazzo Belgiojoso, così come gli immobili citati in precedenza già interessato da lavori in somma urgenza a tetto e controsoffitti, che sarà oggetti di altre opere di consolidamento, con la necessità di chiudere due sale (di cui una espositiva) e di trasferirne l’archivio.

Monitorata dagli esperti anche la biblioteca comunale per la quale, fortunatamente, non sarebbero emerse grosse problematiche. A rendere nota la situazione nei dettagli è stato il dirigente Andrea Pozzi, insieme al sindaco Virginio Brivio e all’assessore Corrado Valsecchi.

Solo per mettere a norma l’attuale sede del municipio servirà circa un milione di euro. “I soldi ci sono, nell’avanzo vincolato – ha spiegato il primo cittadino- importante sarà ottenere spazi finanziari per poterli spendere”.  Il Comune ha già stanziato 2 milioni di euro per i prossimi tre anni da investire nelle manutenzioni.

L'architetto Andrea Pozzi, dirigente comunale
L’architetto Andrea Pozzi, dirigente comunale

“E’ evidente che i problemi esistevano da tempo e senza indagini non sarebbe stato possibile pensare a delle contromisure – ha spiegato Valsecchi– l’obiettivo di questa amministrazione è la salvaguardia della sicurezza dei nostri immobili e tanto è già stato fatto in soli 14 mesi di mandato” somme urgenze comprese e su questo, dopo settimane di critiche, l’architetto Pozzi ha voluto prendere parola: “senza quei lavori agli impianti elettrici oggi non avremmo potuto pianificare gli altri interventi”.

Ne pare convinto anche sindaco Brivio che, alla domanda se siano sicuri gli edifici comunali o se esistano rischi per utenti e lavoratori, ha risposto: “Oggi lo sono, più di qualche mese fa. Stiamo trattando questi immobili come se fossero casa nostra, mettendo la sicurezza al primo posto. Il sindaco è il primo che si vergogna della situazione dei nostri immobili”.