Piano scuola: 4 mln da ripartire in servizi, interventi e progetti

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Scuola

LECCO –Migliorare la ricettività delle scuole e assicurare loro gli spazi necessari per tutte le attività come le palestre e i laboratori, nuovi progetti educativi che affrontano i temi dell’attualità, interventi di manutenzione degli edifici, politiche di assistenza alla disabilità e di sostegno alle famiglie in difficoltà.

Questi i punti principali del piano biennale per il Diritto allo Studio e la Qualità dell’offerta formativa in discussione in questi giorni in Comune a Lecco e presentato martedì dall’assessore Francesca Bonacina.

Una programmazione da 4,09 milioni di euro per il 2014 che, tra le altre cose, prevede anche il completamento dei sistemi di videosorveglianza nelle adiacenze degli istituti scolastici, l’implementazione delle strumentazioni tecnologiche a disposizione di ogni scuola, così come l’atteso smantellamento delle coperture in cemento amianto delle primarie E. Toti, A. Diaz e all’asilo R. Spreafico, con l’installazione di impianti ad energia rinnovabile.

Francesca BonacinaLa questione principale e delicata affrontata dal piano, però, è quello degli spazi nell’ottica di completare quella riforma di verticalizzazione della didattica iniziata nel 2009 che punta garantire il percorso di studio di ogni studente, dalle elementari alle medie, nello stesso istituto comprensivo.

Un problema che si pone in modo particolare nell’Istituto comprensivo I , dove la mancata realizzazione di una nuova scuola media nel rione di Santo Stefano ha spinto il Comune a chiedere la piena disponibilità dei stabili oggi occupati dal Medardo Rosso, in via Calatafimi, e quello di via Ghislanzoni che ospita il liceo classico “Manzoni” e la scuola media “Tommaso Grossi” (ne avevamo già parlato, vedi link).

Il piano fissa poi anche gli aiuti economici e di contribuzione delle famiglie, dal sistema tariffario a domanda individuale ai contributi per il trasporto, i libri di testo, la dote scuola e il buono scuola per gli iscritti agli istituti paritari (da 450 a 900 euro), le borse di studio per premiare gli studenti meritevoli.

“Nel difficile quadro economico che caratterizza questo periodo segnato da una ben nota ristrettezza di risorse – ha sottolineato l’assessore Bonacina – si vuole dare priorità ad investimenti su servizi di interesse collettivo anziché quelli a beneficio individuale e che possano ridurre la spesa a carico delle famiglie in servizi come la ristorazione scolastica o nella convenzione con le scuole paritarie”.

Sono proprio gli aiuti economici alle famiglie ad aggiudicarsi la fetta più grande di spesa pubblica in questa programmazione (1,57 milioni) seguiti dagli interventi sulle strutture e sulle attrezzature scolastiche (1,2 milioni), dagli investimenti sui servizi e supporti organizzativi (685 mila euro) e sui progetti educativi e culturali (605 mila euro).