Più di un anno per una mammografia, “Quattro volte vergogna!”

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Dario Spreafico
Dario Spreafico
Dario Spreafico

LECCO – “Vergogna, quattro volte vergogna”. Le parole del consigliere Spreafico hanno creato il silenzio in aula del municipio, lunedì sera, un silenzio carico di riflessione per un intervento con il quale l’esponente di Vivere Lecco ha voluto denunciare i tempi di attesa incredibili della sanità lecchese.

Il caso denunciato in consiglio comunale riguarda una conoscente del consigliere, che ha tentato di prenotare una mammografia in ospedale.

“Vergogna, perché è inaccettabile che un cittadino per effettuare un esame strumentale e verificare l’esistenza di una massa tumorale in una struttura pubblica debba aspettare fino a gennaio del 2018, i tempi si accorciano a luglio 2017 in via privata. Vergogna due volte – ha continuato Spreafico – perché per esami privati vengono spesso utilizzate attrezzature e spazi pubblici per prestazioni in libera professione, tre volte vergogna, perché il medico che li esegue è lo stesso che esercita nella struttura pubblica. Quattro volte vergogna, perché nel 2016 per un male che può ucciderti in pochi mesi bisogna attendere un anno prima di effettuare un semplice esame”.

Il caso ha sollevato l’interessamento dell’assessore ai Servizi Sociali, Riccardo Mariani, che ha promesso di “parlare della questione con i vertici dell’azienda sanitaria e capire come affrontare, non solo caso specifico, ma la tematica generale”.