Regione e bilancio, Straniero (PD): “Perché abbiamo votato no”

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Raffaele Straniero (PD)
Raffaele Straniero
Raffaele Straniero

MILANO – Il Consiglio regionale ha approvato nella serata di ieri, mercoledì 27 luglio, l’assestamento al bilancio 2016-18, con il voto contrario del Partito Democratico.

Il Pd aveva presentato 55 emendamenti e 23 ordini del giorno,  “puntando principalmente  – spiegano dal partito – sul ripristino del fondo sociale regionale, destinato ai comuni per le politiche in favore di anziani, minori e disabili, da cui mancano 16 milioni rispetto ai 70 degli anni scorsi, e sul finanziamento del trasporto pubblico locale che, soprattutto in alcune province, rischia il collasso. Mentre per il fondo sociale la giunta e la maggioranza di centrodestra non hanno voluto sentire ragioni, per il trasporto pubblico il Pd ha ottenuto il risultato di un impegno dell’assessore la bilancio Garavaglia di anticipare le risorse del 2017 al 2016 per fare fronte alla sofferenza delle Province su questo servizio”.

Positivo il voto favorevole a un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico che di fatto sblocca 14 milioni di euro per l’ammodernamento e la ristrutturazione delle scuole lombarde giacenti presso Finlombarda, residuo di un bando precedente. Secondo quanto approvato all’unanimità si dovrà aprire un nuovo bando entro la fine del 2016.

Altrettanto positiva è considerata dai democratici l’approvazione di un emendamento per il sostegno alle reti antiviolenza, anche se di soli 500mila euro, e degli ordini del giorno per sostenere le cooperative sociali, per gli interventi contro il dissesto idrogeologico dei piccoli comuni, per favorire le piccole produzioni agricole locali, per le agevolazioni per l’acquisto di dispositivi tecnologici per disabili (misura molto attesa, che nel 2016 non era ancora stata finanziata).

Negativa invece la bocciatura del rifinanziamento dei contratti di solidarietà regionali, dell’aumento dei fondi per il diritto allo studio e dello stanziamento di risorse per i consorzi forestali e per i territori montani diversi dalla provincia di Sondrio che, per decisione della giunta Maroni, gode di un trattamento speciale e di molte risorse.

“Il nostro voto contrario – spiega il consigliere regionale del Pd, il lecchese, Raffaele Straniero – deriva dalla pochezza della manovra, dal fatto che è poco coraggiosa e manca di prospettiva e di programmazione e che, infine, continua a “bloccare” più di 20 milioni per un referendum, quello sull’autonomia della Lombardia, che probabilmente non si farà, mentre potrebbero essere utilmente spesi per misure importanti e necessarie a favore dei cittadini e delle imprese lombarde. Siamo però soddisfatti di aver portato il Consiglio ad approvare lo stanziamento delle risorse per il trasporto pubblico locale extraurbano, che in alcune province rischiava il collasso, lo stanziamento per i centri che accolgono le donne vittime di violenza e di aver ottenuto l’apertura di un nuovo bando per la ristrutturazione e l’ammodernamento delle scuole.”