Regione. Riordino autonomie, Cattaneo: “Consigli regionali non giochino in difesa”

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cattaneo regione lombardiaMILANO – “Elaborare in tempi brevi un’iniziativa politico-istituzionale” per evitare di “assistere inermi ed impotenti ad una deriva che potrebbe mettere in discussione l’esistenza stessa della dimensione regionale”. E’ quanto sottolinea in una lettera indirizzata al Presidente Eros Brega, Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo.

Nel Paese e nell’opinione pubblica – prosegue Cattaneo – sta crescendo la richiesta di una profonda riforma delle Regioni e delle Autonomie locali, fino ad invocarne da più parti la soppressione. Le proposte che stanno emergendo in sede politica nazionale, sembrano andare tutte nella direzione di una consistente ricentralizzazione dei poteri e delle funzioni, riducendo competenze, ruolo e significato delle Regioni e dell’esperienza regionalista nel suo complesso”. Per questo motivo, Cattaneo è convinto che “insieme alla necessaria autoriforma che ciascuno di noi ha già avviato al proprio interno, sia necessaria una forte proposta di riforma del regionalismo che venga proprio dai Consigli regionali italiani”.
Temi su cui incentrare “una proposta qualificata” riguardano il “Senato delle Regioni; la Riforma del Titolo V della Costituzione e la relativa ridefinizione delle competenze e un’ipotesi di revisione degli assetti attuali di Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni che ne riduca numero e costi e ne conservi l’insopprimibile funzione”. Il Consiglio regionale della Lombardia ha già calendarizzato, su iniziativa del Presidente Cattaneo, una seduta tematica il prossimo 25 febbraio dedicata al tema delle riforme, con l’obiettivo di approvare atti di indirizzo politico o una proposta legislativa. Nella lettera Cattaneo ribadisce, infine, “la necessità di non giocare solo in difesa su questi temi” invitando il Coordinatore Brega a inserire nell’ordine del giorno della prossima Conferenza “un punto specifico di discussione su come prendere idonee iniziative”.