Riorganizzazione municipio, i sindacati annunciano il presidio

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Comune LeccoLECCO – I sindacati della Funzione Pubblica tornano all’attacco dell’amministrazione comunale di Lecco sul riordino degli uffici e le nomine dei nuovi dirigenti: Cgil, Cisl e Uil avevano già espresso le proprie critiche nelle scorse settimane ed ora rilanciano con un presidio che si terrà martedì 5 aprile, di fronte al municipio, in occasione dello sciopero regionale per il rinnovo del contratto del pubblico impiego.

I rappresentanti dei lavoratori minacciano la rottura delle relazioni sindacali a fronte “degli atteggiamenti messi in atto nel Comune di Lecco” e azioni di protesta.

“Per quel che concerne la scelta dei dirigenti, si intende porre un serie riflessione sull’intero sviluppo dell’operazione, da due bandi pubblicati nell’agosto del 2015 si è arrivata ad una conclusione in questi giorni, un percorso lungo 8 mesi, che ha visto un primo incarico, dopo 4 mesi di riflessioni, al sig. del Missier accompagnato da una serie di critiche sulla figura dell’ex manager della sanità Lombarda della Giunta Formigoni a seguito di una modifica regolamentare, tempestiva, in merito al limite economico degli incarichi extra istituzionali che ha portato ad una segnalazione da parte dei sindacati all’ANAC, con la conseguenza del “ritiro” di del Missier, per lasciare il posto a Matteo Canali, Sindaco di Sirone, altro soggetto gradito dal Sindaco, che però ha incontrato l’ostacolo legislativo della inconferibilità per un anno in quanto consigliere provinciale, e quindi via altre riflessioni e perdite di tempo”.

“Nel frattempo – proseguono i sindacati – l’altro posto di Dirigente, quello dei Lavori Pubblici, è stato individuato, a fine dicembre, in Elena Todeschini, nomina che non dura un mese, visto che nei primi giorni di gennaio si è approvato la nuova formulazione della struttura della macchina amministrativa, che guarda caso vede a fine gennaio l’arch. Todeschini passare dai Lavori Pubblici all’edilizia, cambiandosi di ruolo con l’arch. Pozzi, a soli appunto 30 giorni dalla nomina, (il periodo di prova per i dipendenti dura di più) . Nel frattempo l’altro settore messo a bando AGAP che è stato radicalmente modificato, di fatto non esiste più, è diventata l’area 5, cosa diversa del settore messo a bando, e dopo altri tre mesi di “riflessioni” è stata nominata finalmente la Dirigente Maria Lombardi da Genzano romano, in conclusione 9 mesi per nominare due dirigenti praticamente un parto”.

Riguardo alla riorganizzazione, invece, i sindacati denunciano presunte incongruenze rispetto al regolamento emanato dal segretario generale Michele Luccisano. “Il regolamento – spiegano i sindacati – stabilisce, con una precisazione, che si faranno le Selezioni per le Posizioni di responsabilità, ‘in un’unica tornata’ e tra ‘tutte le figure professionali in servizio nell’ente che ne abbiano rispettivamente titolo e facciano richiesta di accedervi’. Consumato il rito della selezione, è emerso che alcune posizioni di responsabilità non sono state attribuite perché i soggetti che hanno fatto domande ‘non sono risultati idonei’, di contro il Segretario, con un altro atto, comunica i risultati della selezione informando che ‘gli incarichi per i quali non è risultato idoneo alcun candidato o non sono state presentate domande di partecipazione alla selezione, saranno eventualmente conferiti dai singoli dirigenti fra il personale a disposizione, compreso eventualmente quello che non abbia ritenuto di partecipare alle selezioni’. E’ chiaro che qualcosa non torna rispetto al regolamento interno, tanto si scrive e si dice e altro si fa”.

BANDIERE SINDACATIIn particolare ha suscitato scalpore nei rappresentanti dei lavoratori “la decisione di conferire la Posizione Organizzativa del Servizio Manutenzione, dopo che in quella posizione sono stati dichiarati “inidonei all’incarico” 6/7 tra P.O. uscenti, Architetti e Ingegneri, all’ultimo soggetto di quell’area, il geometra, l’unico che non ha partecipato alle selezioni. La confusione continua a farla da padrone, tanto è che a tutt’oggi non sono stati ancora comunicati né tutti i risultati delle selezione, né tutti i provvedimenti di nomina, né la retribuzione accessoria prevista, incarichi al buio insomma”.

“ Per concludere, nell’esercizio geometrico si è anche individuato il corpo di Polizia Locale come Servizio incardinato in un Settore, con il Comandante P.O., ciò in violazione della legge regionale del 2015 che prevede che tra Comandante e Sindaco non vi debbano essere strutture amministrative intermedie, quindi il Comandante del Corpo di Polizia Locale, visto che trattasi di ente con dirigenza, non può che essere un dirigente. In conclusione, ultima notazione, l’alta professionalità della Segreteria del Sindaco, è stata deliberata in momento successivo e messa a selezione dopo le altre posizioni con l’individuazione di un inquadramento specifico, forse un po’ troppo di favore come procedura”.

Ultimo ma non ultimo, il problema del fondo dei dipendenti, fondo che sindacati e la RSU non sottoscrivono da tre anni, che ha visto l’anno 2015 chiudersi senza neanche la costituzione del fondo e che ha anche visto un risparmio di circa 130.000 euro dovuti ai risparmi sulle posizioni organizzative a partire dal 15 giugno 2015 al 31 dicembre 2015.

“ Fondi – spiegano i sindacati – che l’amministrazione ha deciso, nella proposta fatta alle organizzazioni sindacali, di destinare alla copertura del disavanzo nel fondo, creato da errori nella sua costituzione fatto dalla parte pubblica e che oggi vogliono essere recuperate sulle risorse destinate ai lavoratori, senza che si siano avviate procedure indirizzate all’individuazione dei responsabili. Motivo per cui le OO.SS e la RSU non stanno sottoscrivendo il contratto decentrato da tre anni e l’amministrazione procede con atti unilaterali”.