Salvini a Calolzio: ” Dobbiamo cambiare il paese per i nostri figli”.

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Matteo Salvini
Da sinistra: Flavio Nogara, Matteo Salvini e Paolo arrigoni
Da sinistra: Flavio Nogara, Matteo Salvini e Paolo arrigoni

 

CALOLZIOCORTE –  “Bisogna cambiare per i nostri figli, per evitare che un giorno ci dicano, ma mentre accadeva tutto questo tu papà dove eri?” è un Matteo Salvini che guarda al futuro delle nuove generazioni quello che, venerdì sera, è salito sul palco del “Dancing Lavello”, in occasione della sesta festa padana della Valle San Martino, riempiendo il tendone dello storico locale calolziese e facendo incetta di consensi tra i militanti presenti all’evento. 

Alle 22.30 il “capitano” del Carroccio ha fatto il suo ingresso trionfale nel tendone del Dancing, accompagnato da applausi, bandiere e striscioni, Matteo Salvini ha stretto le mani ai presenti e si è concesso per qualche foto ricordo con i numerosi militanti riunitisi per il grande appuntamento.

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Nel corso del suo intervento ha toccato diversi argomenti, spaziando dall’emergenza migranti a Laura Boldrini, passando per la preoccupante fuga di cervelli che da anni affligge il nostro paese: ” Quando cammino per strada, spesso, incontro giovani che mi chiedono un futuro che consenta loro di rimanere nel nostro paese, senza dover scappare all’estero, gente di mezza età che mi dice che è stata licenziata perchè il suo titolare ha deciso di assumere un immigrato che  ha accettato di farsi pagare 2€ all’ora, come uno schiavo – ha esordito Matteo Salvini – io mi sono stancato di sentire queste cose, è giunta l’ora di cambiare, per noi, ma soprattutto per i nostri figli, per consegnare loro un paese migliore“.

Matteo Salvini
Matteo Salvini

La questione migranti è stata il tema cardine dell’intervento del leader del carroccio: “Fino ad oggi abbiamo accolto 70 mila richiedenti asilo, di cui 60 mila uomini, da una guerra solitamente scappano donne  e bambini, non ragazzi di 20 anni forti e vigorosi, se i nostri nonni fossero scappati dalla guerra, a quest’ora non so in che terra vivremmo. I fatti parlano chiaro: nel corso di quest’anno sono state esaminate ben 57mila domande di asilo politico, solo il 5% ha ottenuto lo stato di rifugiato, questo significa che solo 2700 persone scappano effettivamente dalla guerra, i restanti no. Dobbiamo quindi far fronte a questa situazione, aiutare chi veramente scappa dalla guerra e pensare di più agli italiani in difficoltà che non riescono arrivare a fine mese, e lo dobbiamo fare concretamente: per ogni provincia si deve prendere una struttura ricettiva che da anni ospita clandestini e restituirla agli italiani in difficoltà”.

Pensare prima agli italiani per aiutare i nostri concittadini in difficoltà, ma anche per salvaguardare le nostre usanze e tradizioni, a fronte di una presenza sempre più massiccia di musulmani “L’Islam, come diceva Orianna Fallaci, non è solo una religione, ma è bensì  lo ‘sfruttamento’ di un Dio per imporci come vivere, secondo la loro cultura, secondo le leggi della Sharia che prevedono l’inferiorità della donna nei confronti dell’uomo, noi non ci stiamo!” ha tuonato Matteo Salvini.

Da sinistra: Nicole Larosa, responsabile provinciali giovani padani, Flavio Nogara, Paolo Arrigoni
Da sinistra: Nicole Larosa, responsabile provinciali giovani padani, Flavio Nogara, Paolo Arrigoni

 

“Siamo vittime di un governo che ha attuato due anni di riforme ottenendo come risultato una crescita nulla – ha continuato il segretario federale – è quindi giunta l’ora di cambiare le carte in tavola, iniziando a cancellare la legge Fornero, poiché trovo inammissibile che muratori, insegnanti, medici, avvocati e altri lavoratori debbano lavorare fino a 67 anni, dobbiamo poi cancellare gli studi di settore che stanno rovinando l’economia italiana e, infine, dobbiamo convincere lo stato a mostrare gli errori commessi dai contribuenti, nel momento in cui quest’ultimi vengono multati”.

Cristina Valsecchi, consigliere comunale del comune di Calolziocorte Lega Nord e Matteo Salvini
Cristina Valsecchi, consigliere comunale del comune di Calolziocorte Lega Nord e Matteo Salvini

 

Un programma che va a “demolire” le ultime riforme del Governo Renzi, che vuole garantire agli italiani un futuro “senza il pensiero di non riuscire ad arrivare a fine mese, perché finché un italiano non ha i soldi per sopravvivere, non ha un lavoro fisso e non possiede agevolazioni per la nascita di un figlio il “fertility day” tanto pubblicizzato della ministra Lorenzin, per far fronte al drastico calo di natalità che ha colpito il nostro paese, resterà inutile“.

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Prima di terminare il suo intervento il leader del Carroccio, dopo un lungo applauso da parte dei militanti presenti, ha lanciato un appello: ” Secondo i sondaggi di Swg, siamo il terzo partito in Italia, con il 14% dei voti, è un grandissimo risultato, frutto di un lavoro incredibile, ma non basta! Dobbiamo fare di più, dobbiamo unire le nostre forze per dare agli italiani un’Italia migliore, per dare un futuro ai nostri figli, dando loro la possibilità di studiare, fare ricerca e lavorare in Italia, fermando la fuga di cervelli che da anni incombe sul nostro paese (nel 2015 107mila cittadini italiani hanno lasciato il nostro paese per lavorare, studiare o fare ricerca all’estero). Ho bisogno del vostro sostegno perché se voi non mollate, io non mollo!”.

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Sostegno ritenuto di vitale importanza anche da altri esponenti leghisti che sono intervenuti durante la serata : ” Per sconfiggere il governo Renzi abbiamo bisogno anche e soprattutto di voi, abbiamo bisogno che andiate a votare al referendum costituzionale e votiate no! – ha spiegato Paolo Grimoldi segretario nazionale Lega Lombardia – bisogna votare no perchè dobbiamo mandare a casa un governo che ha portato solo tasse, dobbiamo impedire che le competenze degli enti locali vengano centralizzate a Roma, per non far intascare al governo centrale i soldi destinati agli enti locali, infine dobbiamo votare no per sperare  di tornare a un governo eletto dal popolo, un governo che metta al primo posto gli italiani”.

Paolo Grimoldi e Paolo Arrigoni
Paolo Grimoldi e Paolo Arrigoni

 

Concetto ripreso anche dal segretario provinciale Lega Nord Flavio Nogara che ha puntato il dito contro il Movimento 5 stelle reo, secondo il segretario provinciale, “di aver favorito l’attuale emergenza migranti abolendo il reato di clandestinità, sgretolando così i confini dell’Italia che i nostri avi hanno costruito versando sangue e sudore”.

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Al termine degli interventi i presenti hanno potuto, insieme al leader Salvini, gustarsi un bel piatto di pasta all’amatriciana, il cui ricavato andrà alle popolazioni terremotate per aiutarli perchè, come sottolineato dal senatore Lega Nord Paolo Arrigoni “è inammissibile che i nostri terremotati vivano nelle tende e gli extracomunitari negli hotel a 4 stelle!”.

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La sesta festa padana della Valle San Martino continuerà sabato con gli ospiti Roberto Calderoli (Vice presidente Senato) e Nunziante Consiglio, e domenica con l’assessore Regione Veneto Attività economiche Roberto Marcato, l’assessore Regione Lombardia allo Sport Antonio Rossi, il  consigliere regionale Antonello Formenti e il consigliere provinciale Stefano Simonetti.

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