Scuola: per il 3° anno, niente aiuti per l’acquisto di libri di testo

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LECCO – Piano scuola approvato lunedì dal Consiglio comunale di Lecco: 4 milioni di euro da suddividere in aiuti alle famiglie, servizio mense, trasporti per i disabili e sviluppo di progetti formativi.

Tra questi servizi, per il terzo anno consecutivo, è stato eliminato il contributo economico per le spese scolastiche che era destinato ai nuclei familiari con redditi più bassi: si tratta di una cifra intorno ai 100 euro che poteva essere utilizzata dalla famiglie per l’acquisto dei libri per gli studenti delle scuole medie (alle elementari sono già pagati dal Comune) o di accessori per l’attività scolastica per gli studenti delle primarie.

Antonio Pasquini
Antonio Pasquini

A far notare la mancanza di questa agevolazione è il consigliere di minoranza, Antonio Pasquini, assessore all’Istruzione nella passata legislatura: “Dall’amministrazione  una scelta politica, quella di destinare queste risorse ad altri progetti, che non possiamo condividere – ha spiegato Pasquini – il contributo era fondamentale per le famiglie ed oggi ancor più necessario visto il periodo di crisi”.

Pasquini, insieme ai colleghi del NCD e della Lega, si è astenuto dalla votazione del piano: “Riconosciamo comunque tre cose positive nella pianificazione: l’attenzione alla disabilità, l’intenzione di promuovere un nuovo bando di gara sul servizio mensa che punti a maggiore risparmio e qualità, la promozione di progetti incentrati su temi d’attualità, come quello incentrato sull’utilizzo dei social network, dove c’è bisogno di grande attenzione da parte degli educatori”.

Francesca Bonacina
Francesca Bonacina

Troppe richieste e pochi soldi per soddisfarle, è quanto riferisce l’assessore Francesca Bonacina in merito ai contributi tagliati: “Non siamo contrari ai benefici individuali ma in questo periodo di ristrettezze abbiamo preferito guardare a servizi rivolti più alla collettività di studenti e famiglie – spiega Bonacina – se ci sarà la possibilità rintrodurli in futuro lo faremo, oggi però abbiamo preferito questo piuttosto che un taglio più generale di servizi per tanti cittadini”.

Da rimarcare come la voce di spesa relativa alle integrazioni economiche per le famiglie sia la più alta nel piano (1,57 milioni).

 

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