Somma urgenza: anche i 5 Stelle interrogano il Comune

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Massimo Riva , consigliere comunale dei Cinque Stelle a Lecco
Massimo Riva , consigliere comunale dei Cinque Stelle a Lecco
Massimo Riva , consigliere comunale dei Cinque Stelle a Lecco

LECCO – Sulla “somma urgenza” arriva anche l’interrogazione dei Cinque Stelle: i “grillini” come la Lega Nord avevano  annunciato battaglia sui lavori effettuati in municipio bypassando la normale procedura d’appalto e ricorrendo direttamente ad uno specifico operatore economico.

Lavori, quelli che sono stati compiuti al palazzo comunale e su altri edifici pubblici, riguardanti in particolare sottotetti e impianti elettrici ritenuti prioritari al punto da non poter aspettare i tempi dettati dalle consuete procedure di messa a gara.

Interventi necessari  “per rimuovere con urgenza alcune situazioni che possano mettere a rischio l’incolumità dei dipendenti comunali e degli utenti dei servizi” aveva fatto sapere l’amministrazione comunale dopo aver incassato le critiche del Carroccio, facendo sapere di non temere alcuna verifica in quanto “ i provvedimenti adottati sono stati oggetto già di trasmissione all’ANAC e all’Osservatorio dei lavori pubblici, così come previsto dalle stesse norme cui si è fatto riferimento per ordinare i lavori in questione”.

I Pentastellati  vogliono però vederci chiaro e la loro interrogazione, insieme a quella della Lega, potrebbe essere discussa durante il consiglio comunale che deve ancora essere convocato dopo la pausa dalle vacanze.

I Cinque Stelle chiedono al sindaco Brivio e all’assessore Corrado Valsecchi “i motivi che hanno fatto definire i lavori causati da evento eccezionale o imprevedibile”, “chi ha definito e come è stata definita la priorità di intervento” e se  “gli interventi in somma urgenza non sono stati disposti a seguito di un evento imprevedibile ma per rimuovere situazioni di pericolo causate da situazioni di degrado e di incuria molto risalenti nel tempo e abbondantemente note all’amministrazione che più opportunamente avrebbe dovuto ricorrere a interventi programmati di recupero edilizio”.