Spese pazze in Regione, Spreafico: “Chiarirò agli inquirenti”

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LECCO – “Preferisco non commentare, in questo momento, quanto apparso sui media: sto attentamente vagliando la documentazione in materia di rimborsi ricevuti dal Gruppo del Pd, tra il 2008 e il 2012, per controllare che gli addebiti corrispondano ai documenti in mio possesso. Ecco perché prima ritengo importante chiarire tutto agli inquirenti. Sono sicuro che alla fine sarò in grado di spiegare ogni rilievo perché so di aver sempre agito nel rispetto della legge e delle disposizioni stabilite”.

E’ quanto ha riferito in una nota il consigliere regionale Carlo Spreafico  indagato insieme ad altri 29 colleghi dell’opposizione per l’uso illecito dei rimborsi pubblici. Tra le spese contestate a Spreafico spuntano quelle per elettrodomestici, dvd, quadri e addirittura un barattolo di nutella.

All’indomani della notizia, il Pd Lecco aveva espresso vicinanza  e fiducia al consigliere:

Premesso che i rimborsi per spese tipografiche o per l’acquisto di un barattolo di nutella non sono la stessa cosa degli appalti sanitari guidati nè della connivenza con la criminalità organizzata per cui sono imputati alcuni importanti esponenti della Lega in Lombardia, sono convinto che i consiglieri regionali del PD sapranno dimostrare la loro estraneità alle accuse” ha spiegato il segretario provinciale del Pd, Ercole Redaelli.

Unico membro della segreteria regionale a non essere stato finora toccato da inchieste, Spreafico si è ritrovato nel secondo filone delle indagini sulle “spese pazze” in Regione che ha fatto il suo esordio coinvolgendo più di sessanta consiglieri tra Pdl e Lega.

“In ogni caso– ha proseguito Redaelli – la magistratura sta operando e la verità potrà essere accertata solo al termine delle indagini. Ho piena fiducia nell’operato della magistratura”.