Tares, 4 rate si poteva. Venturini: “Bastava temporeggiare”

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LECCO – Da quattro a due rate, per scoprire poi che era possibile sforare con la rateizzazione anche nel 2014, mantenendo il versamento della maggiorazione statale entro dicembre di quest’anno.

E’ una storia infinita quella della Tares, la nuova tassa rifiuti, che a Lecco sta creando non pochi problemi ai contribuenti così come al Comune, in balia a suo malgrado delle decisioni del Governo. Così, se a fine agosto dall’esecutivo è giunto l’ordine di riscossione del tributo entro dicembre 2013, il 10 settembre una risoluzione del Ministero delle Finanze ha accennato alla possibilità di prevedere rate anche nell’anno venturo con l’obbligo comunque di riscuotere quei 30 centesimi a metro quadro destinati allo Stato.

Giusto il giorno prima però, nel consiglio comunale del 9 settembre, l’amministrazione comunale ha annunciato il dimezzamento delle rate per mantenere il pagamento dell’intero tributo entro dicembre.

Un bel casino non c’è da dire sarebbe bastato temporeggiare chiedendo magari spiegazioni al Ministero e forse avremmo potuto agire come previsto dalla delibera di luglio. Sbagliando si impara, peccato che si impari sulla pelle del cittadino” ha commentato Ezio Venturini, capogruppo dell’Idv, autore dell’emendamento sulla suddivisione in quattro rate del tributo.

“La decisione era già stata presa e fare un ulteriore mutamento avrebbe comportato ancora più confusione nei contribuenti – ha spiegato mercoledì l’assessore Elisa Corti – Inoltre, è emersa la necessità anche per il Comune di Lecco di acquisire il tributo nel 2013 per non sforare il patto di stabilità”.

Una scelta in ogni caso obbligata, secondo l’assessore che si è augurata per l’anno prossimo regole più certe anche da parte del Ministero.