Teleriscaldamento, bocciata la mozione dei 5 Stelle a Palazzo Bovara

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Massimo Riva , consigliere comunale dei Cinque Stelle a Lecco
Massimo Riva , consigliere comunale dei Cinque Stelle a Lecco

LECCO / VALMADRERA – Rinviare gli investimenti a conclusione dello studio epidemiologico, per verificare prima che non vi siano effetti negativi sulla salute pubblica, e convocare una riunione straordinaria del coordinamento intercomunale in Silea: sono le richieste contenute nella mozione presentata in consiglio comunale da Massimo Riva dei Cinque Stelle e appoggiata dai consiglieri Ivano Donato e Alberto Anghileri.

Al centro del provvedimento il progetto del teleriscaldamento, osteggiato dai gruppi ambientalisti e comitati di cittadini, promosso invece da Silea, la società che gestisce l’inceneritore di Valmadrera, e sostenuto da diversi esponenti della politica locale.

Il termovalorizzatore potrebbe in futuro ‘scaldare’ le case di mezza Lecco e dei comuni dell’hinterland bruciando i rifiuti, ma con che costi per la salute dei cittadini? Per ora sono noti solo i costi economici del progetto, circa 48 milioni di euro che salgono a 57 comprendendo  il ‘Lotto A’, riguardante l’installazione del nuovo turbo-gruppo (8,5 milioni) i cui lavori dovrebbero partire entro il 30 giugno di quest’anno.

Ben più tardi arriveranno i risultati dello studio epidemiologico, visto che l’analisi dei dati raccolti avverrà dopo l’agosto del 2018.

“E’ uno sfregio alla coerenza – ha commentato il consigliere Riva – non sappiamo ancora quali saranno i risultati dello studio e vengono assunti comunque impegni di spesa importanti”.

Per la maggioranza e per il sindaco Brivio, invece, la sostituzione della turbina è comunque un intervento necessario al corretto funzionamento dell’impianto e la mozione è stata respinta con 18 contrari, 7 favorevoli e 8 astenuti. “La documentazione in nostro possesso è ferma al 2010 – ha insistito Riva – abbiamo chiesto di conoscere quali interventi sono stati compiuti negli ultimi anni che certifichino lo stato della turbina”.

“Viene spacciato come intervento di manutenzione, invece è la start up per il teleriscaldamento – denuncia Ivano Donato – nonostante il progetto non sia ancora stato discusso in consiglio comunale”.