Tino Magni eletto coordinatore regionale di Sinistra Italiana

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Tino Magni
Tino Magni

MILANO / LECCO – Si è tenuto ieri 22 aprile 2017 presso la sede dell’ARCI Bellezza di Milano il primo congresso regionale della Lombardia di Sinistra Italiana che a larghissima maggioranza, con un solo voto contrario, ha eletto il lecchese Tino Magni coordinatore regionale del movimento.

La relazione introduttiva è stata svolta proprio da Tino Magni partendo da un forte richiamo ai valori dell’antifascismo che sono alla base della nostra carta costituzionale i lavori sono proseguiti con il saluto delle altre forze politiche della sinistra, la lettura di un comunicato appassionato dell’ANPI e alcuni interventi da realtà associative del territorio.

Elena Lattuada, Segretario Generale della CGIL Lombardia, ha sottolineato alcuni importanti temi e le sfide che stanno impegnando il Sindacato in questi mesi. Molti interventi hanno arricchito il dibattito congressuale toccando argomenti importanti per il futuro della nostra Regione. Sinistra Italiana nasce con l’obiettivo di dare corpo a tutti i livelli a un programma dell’alternativa che si fonda, anche in Lombardia, su proposte concrete sui temi del lavoro, della solidarietà e della giustizia sociale. Emigrazione sanità e salute, ecologia, economia, sviluppo e lotta alla povertà solo alcuni dei temi ricorrenti nel corso della giornata. Non sono mancati commenti di ferma opposizione al referendum, notizia di queste ore, voluto dai Governatori di Lombardia e Veneto che, “sotto le mentite vesti di una richiesta di maggior autonomia, cela un’idea di Italia fondata non sui vincoli della solidarietà e dell’accoglienza ma sull’anacronistico desiderio di sopraffazione e chiusura, forse presagio di una campagna elettorale regionale anticipata”- Tra i delegati lo storico sindacalista ed esponente della sinistra milanese Antonio Pizzinato.

Presente in sala anche Luciana Castellina invitata a Sesto San Giovanni per un’iniziativa politica la sera prima. Particolarmente applaudito è stato l’intervento conclusivo di Nichi Vendola, la cui presenza era anche in qualità di garante del congresso. Il congresso si è chiuso con un voto unanime sul documento politico e sugli organismi dirigenti che guideranno il Partito Regionale.