Trasformazione delle CM, presidente e vice critici con le scelte della Regione

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Il prof Carlo Signorelli
Il sindaco Carlo Signorelli
Il sindaco Carlo Signorelli

BARZIO – Il 9 dicembre la risoluzione del Consiglio della Regione Lombardia (Del. 559) sul tema del riordino istituzionale, votata a larghissima maggioranza (48 favorevoli, 9 astenuti e nessun contrario) ha previsto tra gli impegni per la Giunta quello della “trasformazione delle Comunità montane, con il trasferimento in tutto o in parte, delle loro funzioni alle unioni di comuni” realizzando così un’auspicata revisione complessiva dell’assetto istituzionale degli enti di secondo livello, fatta salva la specificità montana di Sondrio. La risoluzione invita la Giunta a intraprendere percorsi che valorizzino le peculiarità dei territori e incentivino unioni di comuni e fusioni.

“Questo provvedimento appare frettoloso, superficiale e contraddittorio – è il primo commento del Presidente della Comunità Montana e Sindaco di Perledo Carlo Signorelli – che tiene conto delle peculiarità delle aree montane solo per la provincia di Sondrio e ignora recenti disposizioni che incentivavano gestioni associate in capo alle Comunità montane. L’indirizzo va purtroppo, senza alcuna analisi economica, nella direzione di dismettere l’Ente all’indomani del pasticcio delle province di cui si parla in questi giorni sui giornali e che è ben lontano dall’essere risolto. Concorderemo con i Sindaci un’istanza, forse già nella prossima Assemblea del 18 dicembre, da inviare alla Giunta Regionale facendo presente le peculiarità del nostro territorio. Certo che se questo indirizzo fosse confermato, in Valsassina dovremo da un lato riallineare il Parco della Grigna settentrionale – oggi inglobato nella Comunità Montana – alla gestione degli altri Parchi Regionali e dall’altro partecipare all’individuazione intelligente di ambiti territoriali ottimali, non essendo possibile pensare a una semplicistica proposta di trasformazione di tutto il territorio della nostra comunità montana in un’unica unione di comuni come la Regione lascia intendere. Temo che il tutto esiterà in incertezze e difficoltà di programmazioii a lungo termine”.

Sulla stessa linea il Vicepresidente della Comunità Montana e Sindaco di Pasturo Guido Agostoni: “O si ha il coraggio di ridisegnare per intero il quadro della autonomie locali oppure queste scelte, che di volta in volta ‘chiudono’ un solo livello senza tener conto degli altri, portano al disastro istituzionale”.