Una voce di protesta: “Perché tutti dimenticano Molina e la sua piazza?”

Tempo di lettura: 2 minuti
Uno scorcio della piazza antistante la chiesa di San Rocco a Molina.
Uno scorcio della piazza antistante la chiesa di San Rocco a Molina.

 

MANDELLO – Lui è Aldo Gallo, attivista del Movimento 5 Stelle, che in una lettera inviata alla redazione di lecconotizie.com avanza una provocazione: “Rifondiamo il comune di Rongio!”. “Una provocazione, appunto, perché – scrive – oggi non è più possibile dividere Mandello da Rongio e in generale dalle sue periferie”.

“Ma attenzione – precisa subito dopo – c’è chi lo ha fatto e chi sta continuando a farlo. Mi riferisco alle pubbliche amministrazioni che si sono succedute. Sul territorio del comune di Mandello si organizzano manifestazioni varie, ma tutte vengono concentrate nei soliti luoghi. Molina ad esempio, quartiere storico di Mandello con la sua splendida piazza, viene sistematicamente ignorata. Per i vecchi e anche per i nuovi assessori non merita alcuna considerazione”.

Aldo Gallo
Aldo Gallo

Poi Aldo Gallo spiega: “Qualche tempo fa ne ho discusso con l’attuale vicesindaco, ho prospettato un mercatino dei libri usati con una mostra fotografica e anche una estemporanea di pittura, a costo zero e magari da allestire di sera. Sono certo che ai mandellesi avrebbe fatto piacere”.

“L’area ha un parco giochi e nelle vicinanze anche un paio di locali per ristorarsi – aggiunge – E’ passato un mese e mezzo e nessuno mi ha interpellato, anche se devo dire che la giunta che si è appena insediata probabilmente ha avuto problemi più seri da affrontare. Resta il fatto che nei giorni 11, 12 e 13 settembre si terranno a Mandello numerosi eventi dedicati alla  Guzzi e, come al solito, a Molina non è previsto nulla, nemmeno una bandiera”.

Aldo Gallo conclude: “Per favore, sindaco e giunta, evitate di commentare dicendo che non siete voi gli organizzatori, sarebbe una vera presa in giro! Le aree le concedete voi. Siete voi a fare le ordinanze, quindi basterebbe allargare l’orizzonte e imporre ai signori organizzatori, considerata l’imponenza della manifestazione, di coinvolgere anche la splendida piazza davanti alla chiesa di San Rocco, magari per un bel raduno di “galletti”. Molina non è solo un dormitorio o una località per schiamazzi notturni!”.