Valmadrera. Inceneritore, il sindaco risponde all’attacco dell’opposizione

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Confronto in aula sugli interventi presentati da Lega e ‘Ascolto’

Al centro del dibattito i proventi percepiti dal Comune da Silea e il progetto di Teleriscaldamento

VALMADRERA – Dopo la campagna elettorale, ora lo scontro a Valmadrera entra in Consiglio Comunale: la minoranza aveva anteleriscnunciato battaglia sul tema dell’inceneritore e lunedì sera Lega e Ascolto Valmadrera hanno presentato due ordini del giorno sottoposti al voto dell’aula.

Antonio Rusconi

Il Carroccio, nella su interrogazione ha chiesto chiarimenti sulla destinazione delle risorse derivate dalla convenzione con Silea Spa che, a partire dal 2013, prevede l’erogazione di un contributo di compensazione ambientale al Comune di Valmadrera.

Il sindaco Antonio Rusconi ha esposto nel dettaglio i dati predisposti dagli uffici competenti, che mostrano un contributo medio di 421.000 euro all’anno, pari al 5% delle spese correnti del Comune.

A parte l’utilizzo nel 2015 di circa 250.000 euro per alcuni interventi straordinari su Paré, ha spiegato il sindaco, tutti gli altri contributi sono stati destinati alla diminuzione delle spese correnti del Comune.

Alessandro Leidi (Lega)

Questo, sottolineano dall’amministrazione comunale, avrebbe permesso “il mantenimento della TARI fra le più basse del territorio (invariata dal 2010), i progetti e le attività a favore del sociale (soprattutto nella casa di riposo Magistris), del Piano di Diritto allo studio e la costituzione di borse lavoro per soggetti più fragili”

La convenzione per il teleriscaldamento

Ascolto Valmadrera ha invece presentato una mozione per chiedere la recessione del Comune dalla Convenzione per la gestione del servizio di teleriscaldamento (a cui partecipano anche Lecco e Malgrate)

Rusconi ha dato la parola ai tecnici e ai legali di Silea per esporre la situazione della gara in corso sul teleriscaldamento. E’ stato ricordato che il teleriscaldamento è “conseguenza dell’allargamento del forno (votato da Regione Lombardia con voto contrario dell’amministrazione di Valmadrera) e dai relativi vincoli normativi, che SILEA e società pubblica e in quanto tale vengono meno i timori di monopolio indicati dalla minoranza”.

“La pericolosità del termovalorizzatore – hanno proseguito nella spiegazione – non è superiore per l’ambiente e il cittadino più di qualsiasi altra industria locale e che, da un punto di vista prettamente economico non ci sono impatti sui comuni soci (che sono tutelati dalla normativa europea anche in caso di fallimento della realtà che si aggiudicherà la gara)”.

L’Assessore Anghileri ha ribadito inoltre che “il bando recepisce le linee di indirizzo dei comuni soci del 2017 (di cui l’amministrazione di Valmadrera si è fatta promotore) che prevedono che il teleriscaldamento dovrà essere indipendente dal forno inceneritore entro la scadenza dell’attuale AIA (2032) è che questo è un vincolo imprescindibile del bando”.

Riconvertire entro il 2032

Il consigliere Amaretti ha completato la risposta ricordando che nell’ordine del giorno del consiglio comunale del settembre 2018 il comune di Valmadrera ha chiesto “ai Comuni soci di Silea di impegnare la società Silea S.p.A. affinché investa adeguate risorse economiche per lo sviluppo di alternative impiantistiche allo smaltimento dei rifiuti non più legate alla loro combustione. Risorse che dal 2024 dovranno essere finalizzate alla costruzione di nuovi impianti in grado di generare recupero di materia di alta qualità e pertanto di attivare quei processi virtuosi di economia circolare richiesti fortemente dall’Unione Europea. Il processo di trasformazione dovrà concludersi con la chiusura o la riconversione dell’impianto di incenerimento entro il 2032, data di scadenza dell’attuale A.I.A.”.

Guido Villa, Ascolto Valmadrera

“Per quanto riguarda la rete di teleriscaldamento – conclude – il concessionario dovrà aver riconvertito l’energia termica di alimentazione a fonti rinnovabili, entro il 2032, così come determinato dall’atto di indirizzo dei Comuni soci di Silea del 11/5/2017.”

La replica

“Il forno inceneritore continuerà a funzionare con ‘fonti non fossili’. Fra queste fonti non fossili si prevede l’uso di ‘biomasse’ che comprendono anche copertoni usurati e scarti industriali – interviene Guido Villa di Ascolto Valmadrera  – La mozione ha avuto anche l’appoggio della Lega. La nostra battaglia continua”.