Inceneritore. Progetto Valmadrera: “Solo il sindaco può chiederne la chiusura”

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Entro il 2032 il teleriscaldamento alimentato con fonti rinnovabili

Progetto Valmadrera: “Teleriscaldamento svincolato dal termovalorizzatore”

 

VALMADRERA – “Solo il sindaco può chiedere la chiusura dell’impianto a tutela della salute dei cittadini: una condizione difficile da immaginare per la nostra struttura di Valmadrera che rispetta tutti i limiti imposti dalle normative europee”.

E’ la nota diffusa da Progetto Valmadrera, guidata dal candidato sindaco Antonio Rusconi, a due giorni dal voto dell’assemblea dei sindaci in Silea che ha ribadito la riconversione del futuro sistema di teleriscaldamento con un’alimentazione “a fonti rinnovabili entro il 2032”.

“La convenzione approvata dal Consiglio Comunale di Valmadrera prevede la realizzazione di una rete di TLR (Teleriscaldamento) che in futuro, al massimo entro il 2032 secondo le disposizioni dell’Aia, dovrà essere alimentata da impianti a energia rinnovabile e svincolata totalmente dal termovalorizzatore – spiegano da Progetto Valmadrera – In questo bando verranno premiati i progetti che propongono soluzioni a basso impatto ambientale, alta efficienza energetica e anticipo sui tempi di realizzazione. Alla fine della concessione i comuni diverranno proprietari dell’infrastruttura (del valore di parecchi milioni di euro), ovvero di una rete di TLR alimentata esclusivamente con impianti a fonti di energia rinnovabile con la categorica esclusione di alimentazione a fonti fossili. Così si andranno a sostituire migliaia di caldaie alimentate a gas con evidenti vantaggi a livello ambientale”.

“Siamo i primi a voler incentivare una politica di gestione dei rifiuti sempre più attenta agli aspetti ambientali riducendo i rifiuti, elevando la qualità della raccolta differenziata, diminuendo al minimo la parte residuale da incenerire e privilegiando il recupero di materia. Solo riducendo in maniera significativa i rifiuti residuali potremo confrontarci con gli enti, in particolare Regione Lombardia e Governo: questi ultimi sono gli unici che possono decidere per una rimodulazione della quantità di rifiuti inceneriti nell’impianto di Valmadrera”.