Valmadrera vara il piano allo studio, lievi rincari per i buoni pasto

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Dal 2020 crescerà il costo del buono pasto, 30 euro all’anno per famiglia

Il Comune di Valmadrera: “Un piccolo sacrificio a fronte di tanti servizi per i bambini”

VALMADRERA – “A fronte di questi importanti e irrinunciabili servizi in favore dei bambini e dei ragazzi in età prescolare e scolare, l’amministrazione chiederà un piccolo sacrificio alle loro famiglie. Il buono pasto che da oltre 10 anni non subisce aumenti, subirà un rincaro di 15 centesimi a partire da gennaio 2020”.

Lo fa sapere l’amministrazione comunale di Valmadrera che martedì sera ha dato il via libera al Piano di Diritto allo Studio, pianificazione triennale per la quale il Comune ha destinato oltre 1 milione di eurao per le spese previste.

Stanziamento che, per l’amministrazione comunale “conferma e rafforzano l’offerta di servizi che l’amministrazione offre ai cittadini”.

Il piano prevede: buono pasto a tariffe agevolate in funzione delle fasce di reddito, sostegno per il trasporto scolastico (incentivi al trasporto pubblico, accompagnamento, piedibus), fornitura libri per le scuole primarie, contributo al funzionamento dell’Istituto Comprensivo e contributo al funzionamento della Scuola dell’Infanzia “L. Gavazzi”, i contributi a progetti di ampliamento dell’offerta formativa e i premi di studio comunali.

I contributi per le situazioni di disabilità, difficoltà e inclusione, vedono un aumento dei fondi previsti e la partecipazione al progetto “Batti il Cinque”, in continuità con quanto deciso dalla scorsa amministrazione, “per la definizione e l’attuazione di piani di intervento specifici che vengano incontro alle crescenti esigenze dei bambini del nostro territorio”.

La notizia, meno piacevole per le famiglie valmadreresi, è l’incremento, seppur lieve, del costo dei buoni pasto per circa 30 euro all’anno a famiglia.

“Questo aumento è solo una minima parte dell’adeguamento ISTAT, fermo appunto da un decennio a Valmadrera, e comunque il costo del buono pasto rimane al di sotto del costo effettivo per tutte le fasce di reddito – spiegano dal Comune – È comprensibile che le famiglie possano considerare il contributo come un ulteriore aggravio sul bilancio familiare, ma basta pensare a tutte le agevolazioni e opportunità che l’Amministrazione comunale mette in campo per favorire il diritto allo studio di tutti, per considerare tale aumento un modo per contribuire al bene di tutti i bambini e ragazzi della città, in una visione più ampia di solidarietà e impegno personale all’interno di una Comunità che considera la formazione delle giovani generazioni come un irrinunciabile e costante obiettivo”.