Introbio verso l’Ospedale di Comunità, dibattito in Consiglio

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Il presidio medico di Introbio in località Sceregalli
Il presidio medico di Introbio in località Sceregalli

Approvato in Consiglio comunale a Introbio lo schema di atto di concessione del terreno in località SceregaIli.

Lì sorgerà il nuovo ospedale di Comunità, costo previsto per la struttura circa 2,5 milioni di euro

INTROBIO – E’ stato approvato dalla sola maggioranza lo schema di atto di concessione di diritto  di superficie di immobile di proprietà comunale per la realizzazione dell’ospedale di comunità e della casa di comunità (vedi articolo precedente).

Questo punto dell’ordine del giorno ha acceso il dibattito del consiglio comunale che si è svolto giovedì sera a Villa Migliavacca. Si tratta della concessione novantennale  del terreno in località Sceregalli, dove già sono presenti gli ambulatori medici,  per la realizzazione di una struttura sanitaria di assistenza territoriale che prevede interventi sanitari a bassa intensità clinica e di assistenza e sorveglianza infermieristica.

Il sindaco di Introbio Adriano Airoldi

“E’ un bando PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)  organizzato da Ats (Agenzia di Tutela della Salute) ma sarà Asst (azienda Socio Sanitaria Territoriale) a seguire tutta la procedura –  spiega il sindaco di Introbio Adriano Airoldi – A grandi linee è un investimento previsto di 2,5 milioni di euro ma non possono dare aggiornamenti  più dettagliati perché siamo solo alle fasi preliminari e quindi è prematuro fornire altre indicazioni. Non c’é ancora un progetto definitivo anche perché saranno loro a valutare le esigenze della struttura. Si spera solo che entro il prossimo anno inizino i lavori che secondo programma dovrebbero terminare entro due anni”.

Il capogruppo di minoranza, Lino Artusi, solleva delle perplessità: “Potrà essere una cattedrale nel deserto. La Regione ne ha già approvate parecchie ma bisogna fare i conti con il problema più grande, la carenza di personale sanitario. Ats toglie sempre più servizi e si va a costruire altre strutture.”

Risponde  il consigliere di maggioranza, e medico,  Silvia Artusi: “Trovare le risorse umane è  un problema che ha basi che risalgono a oltre 20 anni fa. Sicuramente questa una perplessità che in molti evidenziano ma avere una bella struttura è un incentivo per i professionisti del settore a sceglierla come luogo di lavoro. E’ una possibilità che viene data al territorio e non possiamo rinunciare a priori a questa opportunità. Già ne è esempio il distretto sanitario di Introbio dove molti neolaureati della zona hanno deciso di prestare la loro professione.”

Rafforza la posizione della maggioranza il sindaco: “I professionisti saranno invogliati a operare in strutture all’avanguardia e non è che la Valsassina ne sia così ricca. Ci sono paesi che hanno tante criticità per l’assistenza sanitaria e mancanza di spazi idonei e attrezzati”.