Premana, Codega rieletta sindaco: “Una pacca sulla spalla dai miei cittadini”

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Elide Codega
Elide Codega, sindaco di Premana

Inizia il secondo mandato per il sindaco Elide Codega a Premana

“Fare il sindaco?  E’ un lavoro difficile. Sapere di avere l’incoraggiamento dei cittadini ti fa lavorare meglio”

PREMANA – “Ero abbastanza certa di raggiungere il quorum e speravo di avere un incoraggiamento da parte dei cittadini. Ecco, l’affluenza che c’è stata ai seggi ha rappresentato per me una pacca sulle spalle, forte e chiara, da parte della mia comunità”.

Elide Codega commenta così il risultato elettorale che l’ha vista protagonista a Premana. Unico candidato, il sindaco uscente correva contro la soglia minima del 40% di affluenza da superare per ottenere l’elezione. A chiusura dei seggi, la percentuale dei votanti ha superato il 64%, un dato in lieve diminuzione rispetto alle precedenti elezioni (81%) quando però si fronteggiavano due liste.

Una veduta di Premana

Una partecipazione al voto comunque buona, con un solo candidato in corsa, non era così scontata. “Sapere che la popolazione è con te e ti sostiene è sicuramente motivante, ti fa lavorare meglio – aggiunge Codega – l’impegno nei prossimi cinque anni sarà grande”.

E quello del sindaco “non è un lavoro semplice – rimarca la prima cittadina – ancor di più in comuni piccoli, perché le norme e gli adempimenti che ne regolano il funzionamento sono uguali a quelle delle grandi città, senza comprendere che territori come il nostro hanno bisogno di deroghe”.

Il municipio di Premana

Un lavoro difficile che sempre meno persone vogliono fare e non a caso Elide Codega è stata l’unica candidata in lizza: “Difficile e non retribuito adeguatamente, per questo è complicato trovare persone disposte a svolgere questo compito – aggiunge il sindaco – non c’è solo carenza di amministratori nei municipi, ma anche di personale amministrativo, si fatica a trovare dipendenti perché nel privato trovano maggiori soddisfazioni economiche. La burocrazia ci sta distruggendo. Per fortuna, in Italia ci sono ancora i sindaci e resistono”.