Via la Deutsche Bank dell’immobile che ne sarà?

Tempo di lettura: 3 minuti

Il Pdl lecchese, per voce del suo capogruppo in Consiglio comunale Mauro Piazza, accende i riflettori sull’immobile di piazza Garibaldi che ancora per poco ospita la Deutsche Bank (Banca Popolare di Lecco), istituto bancario che a breve traslocherà nella nuova sede di piazza Mazzini all’incrocio con via Carlo Cattaneo.

La riflessione del Pdl è anche un’occasione per punzecchiare l’Amministrazione del sindaco Virginio Brivio, fatta di una maggioranza che secondo il gruppo di centrodestra: “si arrovella su come schiacciare o non schiacciare i piedi alle mozioni di Qui Lecco Libera, lasciando che i problemi della città passino in secondo e o terzo piano”.

Ed ecco quindi che il Pdl si chiede: “Un’Amministrazione minimamente sul pezzo non dovrebbe subito mettere tra le priorità il ‘cosa farne’?” 

Di seguito l’intervento integrale del gruppo di centro destra.

“Mentre la maggioranza si arrovella su come schiacciare o non schiacciare i piedi alle mozioni di Qui Lecco Libera, lasciando che i problemi della città passino in secondo e o terzo piano e trasformando il Consiglio Comunale nella versione grottesca di una ridda, noi continuiamo imperterriti a voler discutere di fatti, proposte e futuro di Lecco.

Perchè abbiamo la sensazione che questa Giunta così attenta alle procedure, ai bandi, ai concorsi, alla condivisione, alle adunate di associazioni (sempre per ascoltare e poche volte per illustrare delle decisioni), agli equilibri di una maggioranza a pezzi, perde alcune occasioni di dibattito che sono sulla bocca di tutti i cittadini, roba seria, non chiacchiere e petizioni.

Prendiamo ad esempio la sede della ex Banca Popolare di Lecco. Un palazzo che è il segno amaro di un passato certamente più brillante dell’oggi, il fasto di una Lecco sulla cresta dell’onda che oggi si trova alle prese con un crisi che lascerà il nostro territorio segnato. Insiste, quel palazzo, su quella che dovrebbe essere la piazza principale della città, luogo eternamente incompiuto e urbanisticamente infelice (a proposito: avevamo chiesto di spostare Garibaldi per i 150 anni di unità nazionale… tanti si, ma tutto è come prima). Oggi la Deutsche Bank lascia l’immobile ideato dall’architetto Fiocchi e poi un poco sfigurato (non sarebbe un’idea chiedere di riportarlo alle origini? Non sarebbe un omaggio al genio cittadino?).

Un’amministrazione minimamente sul pezzo non dovrebbe subito mettere tra le priorità il “cosa farne”? Non si dovrebbe subito aprire un dibattito consiliare e pubblico che con grande trasparenza, coinvolgendo privati e associazioni, provi a ragionare su come trasformare una perdita in una opportunità di ripensamento del centro storico?  Nulla. Silenzio.

E allora, visto che spesso ci tocca anche il ruolo di responsabili, ci proviamo noi.

La prima ipotesi è capire se vi sia l’interesse di qualche ente o funzione pubblica interessati ad occupare quello spazio. Il nuovo Tribunale? Un polo di Prefettura/Questura che razionalizzi le attuali sedi sparse qui e là? La Regione vuole dirci qualcosa? Chiediamoglielo, magari. Certo ci sembra che con i chiari di luna che ci sono, di soldi pubblici per un’operazione così grande ce ne siano pochi. Lo stesso dicasi per la sede del Comune, finanziariamente inostenibile.

Infine, ma non ultima, la parola torna al libero mercato degli immobili e delle iniziative. Ma anche qui un poco di fantasia e di amore per la città possono starci.

E magari, anzichè aspettare che arrivi un grosso “store” che potrebbe mettere in difficoltà ulteriore i commercianti, perchè non immaginare una sorta di “mall”, una galleria di negozi qualificata, capace di mischiare l’offerta di diverse tipologie e nello stesso tempo mettere assieme le forze per servizi comuni.

Ci piace pensare che questa città abbia un cuore pulsante e molte possibilità per mantenersi al passo con i tempi, invece che annegare ogni questione nell’assemblearismo più becero e improduttivo. Se anche chi la governa battesse un colpo…”.

Gruppo PdL Lecco