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Un’immagine parla solo con 1000 parole

“Un’immagine vale più di mille parole… ” è un modo di dire molto conosciuto. Quante volte l’hai sentito o l’hai pronunciato? Ma ti sei mai fermato a pensare se sia del tutto vero?

Ti è mai capitato di ricevere solo “un’immagine” – un’emoticon per essere precisi – come risposta a un messaggio che ritenevi importante? Un semplice “pollice in sù” a un traguardo rilevante? O un cuoricino rosso dopo che hai scritto un “ti amo”?
Due esempi di immagini che evidentemente non sono abbastanza per soddisfare le tue aspettative ed esaurire la comunicazione.

Due esempi forse troppo forzati? Pensiamo allora ai libri che, pur vendendo parole, fanno a pugni per avere la copertina più appariscente, in grado di attrarre i passanti. Una competizione tra immagini, di nuovo. Ma quanti comprano un libro senza leggerne qualche riga o almeno la quarta di copertina?
Ecco, allora, che il nostro bisogno di parole riemerge.

Del resto, non è colpa di nessuno. Viviamo nell’era dei social media: siamo portati a pensare che la comunicazione sia guidata dalle immagini e che le emozioni possano venire meglio espresse attraverso delle icone, invece che a parole.
Tutti i giorni ci avvaliamo dei testi solo per brevi invii informali e veloci. Testi come riempitivi. Con una funzione secondaria rispetto alle immagini, che travolgono e che non ci fanno fermare a riflettere, anche a causa del contesto in cui sono spesso inserite. Le immagini sono una soluzione pronta, facile e veloce, ma lontana dall’essere esaustiva.

E tu, desideri questo per il tuo brand?

 

Copriwater, copyright e copywriter

In un mondo saturo di informazioni, non basta attrarre con “belle” immagini.
La necessità di posizionare il tuo prodotto o servizio, specialmente dopo gli attuali sconvolgimenti dei mercati, ha reso ancora più necessaria la presenza di professionisti che sappiano scrivere per il tuo marchio. Raccontare la tua impresa.
Il testo è fondamentale quanto la grafica. L’immagine mostra, ma un testo ti permette di immaginare, di sognare e di riflettere. Completa il messaggio.

1000 parole, rispetto a un’immagine, raccontano una storia: conducono il lettore in una direzione precisa (non per altro si scrive in riga). I testi esprimono concetti, danno informazioni e trasmettono significati. Fanno anche divertire, con sottintesi e giochi di parole.
Pensa quindi alle infinite possibilità che si aprono facendo incontrare parole e immagini. Testi e grafiche.
I copywriter e gli Art director.

Queste figure non rappresentano proprio una novità, esistono da decenni nelle agenzie pubblicitarie o all’interno delle grandi aziende. Gli Art hanno forse meno bisogno di presentazioni: si occupano del design e della parte visuale del contenuto. Approfondiremo il loro lavoro nei prossimi articoli.
Invece, proseguiamo parlando di questa curiosa professione dal nome inglese “copywriter”. Senza risparmiare battute, i copywriter sono spesso scambiati per copriwater o strani protettori del diritto d’autore (copyright).

Cerchiamo di chiarire le idee, definendone il ruolo e soprattutto l’utilità che ha un copywriter per il tuo business.

 

Perché non puoi fare a meno di un copywriter

Se lasci scrivere i post sui social aziendali ad Anna perché è la più giovane in azienda oppure, tra una scartoffia e l’altra, ti occupi di revisionare i testi sul sito corporate perché hai frequentato il liceo classico, allora è meglio che continui a leggere.

Un copywriter (scrittore di copy, ovvero testi) è un professionista che racconta il tuo business. Nello specifico, ecco tre motivi per affidare i testi del tuo brand a un copywriter.

1. Per emozionare

Il prodotto più bello del mondo, se narrato nel modo sbagliato, otterrà risultati pessimi. Il copy sa come fartelo apprezzare ancor prima di beneficiarne. Associa al tuo prodotto una storia, dei significati e dei valori. Non si ferma al sostantivo, ma aggiunge l’aggettivo.

Apre la mente del lettore e lo trasporta in un’esperienza unica. Come? Il copywriter padroneggia la lingua e si serve di diversi attrezzi del mestiere (le figure retoriche) per emozionare.

Trova un modo unico e originale per trasmettere il messaggio. Fa uso della creatività e si muove in team. Fa molta ricerca, studia quanto già scritto in pubblicità, sul brand e sul pubblico di riferimento.

Qual è la differenza tra un testo informativo e uno con un copy? Ecco un esempio.
Il copywriter H. L. Gossage (1917-1969) scrisse questo annuncio pubblicitario per le stazioni di benzina Fina. Nei suoi copy si trova la vita vera, con le noie, i contrattempi dell’acquisto (“fermati pure a fare benzina Fina se non devi fare inversione a U in mezzo al traffico”), l’empatia e l’autoironia.

Fonte: H.L. Gossage – Pink Air Ads Fina

2. Per essere comprensibili al target

Sempre Gossage scrisse: “la gente legge ciò che le interessa: qualche volta è un annuncio”.

Per risultare interessanti, non basta mettere in fila parole di senso compiuto. Ti serve parlare la lingua del tuo pubblico, di chi hai davanti. Non puoi parlare solo di te stesso e per giunta nella “lingua” della tua azienda.

Il copywriter ascolta come parla il tuo pubblico e impara la sua lingua. Perché lo sforzo lo deve fare chi parla, non chi ascolta. Come si fa? Serve studiare il tono di voce. Infatti, il “tono” non riguarda quello che dici, ma come lo dici. Si può raccontare esattamente la stessa storia per infinite volte, ma se lo si fa cambiando stile sembreranno infinite storie distinte e separate. Come ci insegna R. Queneau nel divertentissimo libro “Esercizi di stile”.

Esempio mirabile è la campagna di rebranding del marchio di vino Tavernello che smonta i pregiudizi, attribuiti fino ad ora, sulla sua, vera o presunta, scarsa qualità.

Fonte: Pagina Facebook ufficiale del brand Tavernello – Campagna di rebranding

3. Per raggiungere gli obiettivi del tuo business

Se sei riuscito ad attrarre, emozionare e far sentire compreso il tuo pubblico, è molto probabile che ti sceglierà. Il copywriter è un professionista che ti aiuta a raggiungere gli obiettivi del tuo business grazie alle sue conoscenze. In particolare:

  • Conosce i meccanismi psicologici per con-vincere le persone.
  • Conosce le dinamiche dei canali di comunicazione (social, newsletter, sito etc.) attraverso cui il messaggio viene ricevuto dai destinatari.
  • Conosce e ha esperienza di ciò che funziona, anche per altri settori e contesti lontani dal tuo, ma che magari possono essere d’ispirazione. Per questo è prezioso anche come consulente.

Il copywriter ricerca, progetta e, solo poi, scrive. È, dunque, un ALLEATO DIGITALE IN ASCOLTO che dedica tempo al tuo brand e a conoscerti meglio. Sa come applicare le best practice ai tuoi desiderata e come aiutarti a far crescere la tua azienda.

Sei ancora convinto di poter fare a meno di un copywriter d’agenzia? Il rischio che corri è perdere tempo a scrivere testi che non raccontano al meglio la tua azienda. Parole chiave che non posizionano la tua impresa, che non dialogano con la grafica e non arrivano al pubblico. E che, quando e se mai raggiungeranno un lettore, risulteranno tecnici e freddi, per nulla coinvolgenti e personali.
Perché fare tutta questa fatica quando hanno già inventato il mestiere del copywriting?

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Vuoi scoprire quanti contenuti diversi può scrivere un copywriter? È in uscita un nuovo articolo sul nostro Blog che racconta come passa il suo tempo la nostra copywriter in agenzia.

Appuntamento al prossimo mese con Alleanza Digitale a cura di Creeo Studio.