Canottieri Lecco: 120 anni di Sport, Passione, Racconti @4

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STORIE DI INCONTRI UMANI E SPORTIVI

RUBRICA – Nel mio lungo percorso “canottieroide “ ho incontrato persone e assistito ad eventi sportivi che hanno fortemente contribuito alla formazione della mia personalità e mi hanno lasciato un patrimonio di ricordi che resterà indelebile nella mia memoria. Agli inizi degli anni 70 vengo eletto consigliere in Canottieri e nominato al “nuoto”: l’obiettivo era ricostruire la squadra agonistica, il budget di 30.000 £. Dopo i fasti degli anni ‘50 la squadra era ormai del tutto azzerata, non si aveva più rinnovata l’affiliazione alla Federazione, non si facevano più gare. Tuttavia, era rimasto un manipolo di ragazzi che continuavano a nuotare con due mitici personaggi “ canottieroidi“ WILMA FRANCOLETTI e FERRUCCIO ANGHILERI. Nonostante l’ assenza di impianti Wilma e Ferruccio erano riusciti a tenere vivo il nuoto lecchese aggregando intorno a loro un gruppetto di ragazzi che attratti dal mix esplosivo di Fantasia e Felicità (Wilma), Raziocinio e Umanità (Ferruccio) tutti i giorni si presentavano, verso sera, per la rituale nuotata nel lago. Attingendo da questo gruppo rappresentato da figli di soci storici SILVA – ANGHILERI – ROSSI – RIVA ed altri, incominciai a costruire la “squadra sportiva”; convinsi alcuni miei amici a brevettarsi come istruttori di nuoto (Lollo Dell’Oro, Andrea Monti e poi Bruno Carissimo e Raffaele Tarocco) e incominciammo ad allenare i ragazzi a Pratogrande, unica piscina esistente, orari dalle 21 alle 23 con bambini di10 anni; l’entusiasmo era talmente alto che la percentuale di presenze era del 90% (incredibile). In poco tempo fummo in grado di presentare una squadra competitiva a livello giovanile e ci affiliammo alla F.I.N.

 

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La giovane età degli atleti portava un’esuberanza vivace e fu così che in Consiglio Direttivo si decise di istituire la figura del proboviro con il compito di controllare tale vivacità; fu scelto il sig. Magni detto”BURIGEL”; costui controllava in modo particolare Giovanni Anghileri, figlio di Wilma e di Ferruccio. Un giorno Giovanni scendeva a cavalcioni dalla ringhiera della scala a chiocciola che dagli spogliatoi maschili porta al cortile, cantando e fischiettando;”Burigel”, come un gendarme, lo apostrofa in dialetto” Te’ te fini de fa casot?”; Giovanni(10 anni d’età) abituato in famiglia ad un altro modo di dialogare risponde ”Scusi ma perché vuol reprimere il mio spirito giovanile?”; Burigel basito e attonito se ne va mormorando un vaffa in dialetto e il giorno dopo rassegna le proprie dimissioni da proboviro.

Nel 1975 viene inaugurata in Canottieri la piscina esterna (ospite l’olimpionico Klaus Di Biase) e incominciamo a nuotare anche al Bione. La squadra cresce tecnicamente e annovera atleti di buon livello: MONTI – FORNI – CAROSSO – SALA – LAFRANCONI – SILVA che qualche anno dopo giungeranno a livelli nazionali. Questo è un periodo di grande entusiasmo e con Bruno Carissimo, mio grande amico, giriamo la Lombardia portando i ragazzi a gareggiare con i migliori atleti lombardi. Dirigenti accompagnatori sono una straordinaria coppia di personaggi; NUNZI ROSSI, madre dei mitici Rossi fra cui Antonio, olimpionico della canoa, donna di incredibile simpatia e umanità, e LOLLO DELL’ORO, padre dell’allora capitano Marco. Anche in questo caso persone di elevato valore umano che aiuteranno Bruno e il sottoscritto a comunicare ed aggregare i ragazzi La squadra continua a crescere e non ci guardano più solo con simpatia, ma con un po’ di timore. La Canottieri vince numerose medaglie ai Regionali e si affaccia a livello nazionale con CARLA SILVA, una delle migliori velociste italiane nei 100 Sl. Bruno ed io giriamo tra le più forti squadre lombarde, parliamo con i tecnici, studiamo, sperimentiamo, proviamo nuovi sistemi di allenamento cercando di non perdere mai la nostra “allegria canottieroide” Negli anni ’90, diventati una squadra di valore, nuotiamo in inverno al Bione e d’estate in Canottieri ed è proprio qui che, durante gli allenamenti estivi, conosco uno straordinario personaggio: l’ing. Rumi. Durante gli allenamenti notavo un giovanile vecchietto con una modesta borsa di plastica che fuori dal bordo della piscina, cioè dalle catenelle, guardava me e il mio borsone appoggiato a bordo vasca incuriosito. Alla fine mi decido e gli chiedo: “ Scusi, posso esserle utile?”. Lui mi risponde “ Scusi, come ha fatto a passare lo sbarramento e portare la borsa all’interno ?”.

 

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Allora il bagnino era il mitico Gino che, ottemperando ai divieti del tempo, impediva l’accesso in vasca con borse. Per superare l’impasse lo feci passare come aiuto allenatore e Gino fece uno strappo alla regola (il secondo). Diventammo amici e ricordo ancora l’acutezza delle sue osservazioni natatorie, guardando la traiettoria delle bracciate capiva chi erano i nuotatoti più veloci, e la sua brillantezza, mai disgiunti da giovialità e semplicità disarmante. La squadra continua a crescere: Stefania Monti vince il primo titolo italiano nei 200 Rana Ragazzi, i titolo regionali non si contano più. Per seguire meglio la squadra rinuncio alla carica di consigliere e mi dedico ai ragazzi. Si costituisce il Consiglio Direttivo della Sezione Nuoto che programma l’attività della Sezione e viene nominato GIANNI CAROSSO, che sarà poi un grande dirigente sportivo. Tra le varie iniziative della sezione nuoto il “Meeting Città di Lecco” che durante le sue 19 edizioni porta a Lecco grandi atleti italiani e stranieri. GUARDUCCI – AVAGNANO – DALLA VALLE – MINERVINI – CAROSI – PERSI – TOCCHINI – LAMBERTI – BATTISTELLI – SACCHINI – VISMARA e altri e gli stranieri POPOV – SELKOV – SADOVJ – DARNJ – FOSTER, il meglio del nuoto europeo. Stefania Monti continua a vincere medaglie ai “Giovanili” e si affaccia a livello regionale quello che sarà il più prestigioso atleta bluceleste: ANDREA ORIANA. Viene potenziata la quantità e la qualità degli allenamenti e sotto la guida di LOLLO DELL’ORO si costituisce una preparazione a secco che matura gli atleti dal punto di vista fisico e atleti di altri sport (tennis e rugby) chiedono di potersi allenare con noi. Esplode ANDREA ORIANA, allenato e tesserato alla Canottieri Lecco, che nella sua carriera bluceleste vince 17 titoli Assoluti, partecipa a 3 Campionati Europei, 1 Campionato del Mondo, 1 Olimpiade ed è di gran lunga l’atleta bluceleste più titolato, dopo Antonio Rossi. Nel 1996 la Canottieri Lecco Nuoto entra nelle prime 10 Società italiane a livello assoluto nel nuoto, lo conferma la lettera della F.I.N. in data 16 maggio 1996. Entra come dirigente accompagnatore della squadra agonistica G. MARIA VALSECCHI, altro grande “canottieroide“, che porta il suo contributo al successo della sezione Nuoto. Nel 1998-99 Andrea Oriana conquista per due volte il Record Italiano nei 200 DF e Roberta Maggioni, una delle più dotate atlete che hanno nuotato con me, vince un oro negli 800 Sl e un argento nei 400 Sl ai Campionati Italiani Giovanili Nel 2001 termina la mia collaborazione tecnica con la Canottieri, ma non la mia lunga storia umana di passione per i colori blu celesti. Grazie Canottieri.

Vittorio Anghileri 
Socio dal 1956

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