Cinema. “Blue Jasmine”

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Blue JasmineDopo Midnight in Paris, finalmente Woody Allen (regista ma anche sceneggiatore) ci regala una commedia agrodolce degna del suo nome.
Fin dalla prima scena la bella Jasmine (interpretata da un’impareggiabile Cate Blanchett) parla senza sosta raccontando dettagli della proprio vita a una signora, che ben presto si rivela essere una perfetta sconosciuta.
Spesso Jasmine parla e parla, ma in realtà i suoi discorsi sono dei monologhi: sembra instaurare un dialogo speciale con la macchina da presa. Infatti l’unico interlocutore che può avere è se stessa: è un personaggio tragico, che non sa adattarsi al presente, legata ad un passato che non smette di riaffiorare (frequenti sono i flashback) e ad un immaginario (lo stesso per cui ha cambiato il suo nome da Jeanette in Jasmine) che si è costruita addosso come una seconda pelle.
Il film mantiene uno spirito leggero e fresco, benché mostri il dramma di questa donna che ha perso tutto dalla vita. Viziata ed abituata ad avere tutto ciò che desidera (bei vestiti, case magnifiche e gioielli preziosi), Jasmine sarà costretta ad andare a vivere nella modesta dimora della sorella, suo opposto.
Ma come spesso accade, non tutto ciò che luccica è oro. Ed infatti ben presto si scoprirà chi delle due potrà vivere felice.

 

 

Scheda del film.
Regia:
Woody Allen
Paese:  USA
Anno: 2013
Durata: 98’
Genere: drammatico
Attori: Cate Balchett, Alec Baldwin, Sally Hawkins, Joy Carlin, Richard Conti, Glen Caspillo, Charlie Tahan, Annie McNamara, Louis C.K., Bobby Cannavale, Andrea Dice Clay, Peter Sarsgaard, Michael Stuhlbarg

 
Trama.
Di fronte al fallimento di tutta la sua vita, compreso il suo matrimonio con Hal,  ricco uomo d’affari, Jasmine da elegante e mondana newyorchese decide di trasferirsi nel modesto appartamento della sorella Ginger a San Francisco, per cercare di dare un nuovo senso alla propria vita.
Arriva a San Francisco in uno stato psicologico molto fragil. Sebbene sia ancora in grado di mantenere il suo portamento prettamente aristocratico, in verità lo stato emotivo di Jasmine è precario e totalmente instabile, tanto da non poter neanche essere in grado di badare a sé stessa.
Ginger le suggerisce di intraprendere la carriera di arredatrice d’interni, un impiego che intuitivamente potrebbe essere alla sua altezza. Nel frattempo, Jasmine invece intravede come una potenziale ancora di salvezza l’incontro con Dwight, un diplomatico infatuato dalla sua bellezza, dalla sua raffinatezza e dal suo stile. Il difetto di Jasmine è che vive costantemente del giudizio degli altri per aumentare la sua autostima, rimanendo però cieca di fronte a ciò che accade intorno a lei.

 

Trailer

 

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Francesca Numerati