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Molte aziende giungono da me dopo aver tentato invano di scrivere un progetto da candidare presso enti pubblici con la finalità di ottene un aiuto sia esso a fondo perso oppure in forma di finanziamento agevolato e riferiscono di incontrare molte difficoltà nel comprendere cosa occorra specificare nella descrizione di un progetto da candidare su un bando per l’assegnazione di risorse pubbliche.
Di seguito riassumo alcune indicazioni che possono servire da utile vademecum per la stesura di una richiesta di contributi a fondo perso, e che nel tempo potranno rappresentare valide linee guida:
1) Preliminarmente occorre comprende le finalità del bando: cosa intende finanziare in linea prioritaria un bando pubblico?
Il postulato ivi citato non è di facile comprensione per i non addetti ai lavori, ma nella stesura di un progetto che abbia successo occorre tenerne conto. Un bando per l’assegnazione di risorse pubbliche è uno strumento attuativo di importanti politiche, occorre pertanto capire quali sono le politiche che vi sottendeno:
– innovazione tecnologica;
– miglioramento ambientale;
– efficienza energetica;
– innovzione di prodotto;
– innovazione di processo.
La sintesi succitata è solo esemplificativa, ma rappresenta alcune fra le più diffuse politiche di sviluppo economico oggetto di bandi per l’assegnazione di pubbliche risorse a supporto di investimenti pubblici.
Significa pertanto che è fondamentale comprenderne gli elementi di premialità previsti dal bando al fine di evitare di andare “fuori tema”, senza centrare l’obiettivo.
2) Occorre definire un’idea cardine. Cos’è l’idea cardine di un progetto?
E’ l’idea centrale da sviluppare che di solito fa riferimento alle finalità del bando. A titolo esemplificativo riporto la seguente situazione:
Se un’azienda intende introdurre sul mercato un nuovo prodotto (ad esempio una nuova tipologia di pietra ecologica) l’idea cardine da sviluppare rappresenta il punto di partenza per l’avvio del nuovo progetto. Nella descrizione proposta è doveroso prestare attenzione al sistema di coerenze che consentono all’impresa di dominare una nicchia di mercato e di sviluppare azioni concrete, paragonando il tutto “…a un pezzo di un macchinario complesso e ben lubrificato, dove tutte le parti si inseriscono perfettamente l’una nell’altra apportando il loro contributo al tutto.”
3) E’ fondamentale comprendere al meglio le tipologie di spese ammissibili a bando. Per tipologia di spesa si intendono le famiglie di spesa ammissibile:
a) Spese per la ricerca
b) Spese per lo sviluppo sperimentale
c) Spese per l’ingegnerizzazione del prodotto
d) Costi di commercializzazione del prodotto
e) Spese per ammodernamento del sito produttivo
Le succitate tipologie di spesa sono quelle più comunemente citate nei bandi che intendono finanziare progetti di ricerca ed innovazione.
4) Per ogni tipologia di spesa occorre intendere bene quali sono i costi ammissibili a bando: se un’azienda intende partecipare ad un progetto di ricerca, difficilmente potrà chiedere il finanziamento per l’acquisto di nuovi macchinari, ma bensì dovrà puntare sulle attività di ricerca che sono propedeutiche allo sviluppo di un nuovo prodotto che potrebbe anche essere brevettato.
Le spese ammissibili sono generalmente le seguenti:
a) Spese di personale dipendente
b) Costi di managment
c) Consulenti impiegati nel progetto di ricerca
d) Collaborazione con enti di ricerca.
5) Infine siate sintetici e pragmatici, anche usando un linguaggio tecnico, efficace ma conciso.
Evitate di essere prolissi nell’esplicazione del progetto: scrivere tanto non sempre aiuta il lettore nel comprendere il progetto, anzi, a volte induce, il lettore in fraintendimenti. Meglio scrivere poco, ma puntando principalmente nello sviluppo dell’idea cardine di progetto espressa con un linguaggio tecnico e professionale.
Miriam Tirinzoni
Consulente in materia di Finanza Agevolata
Di seguito il calendario di alcuni incontri programmati finalizzati alla presentazione di Bandi di Interesse per tutte le aziende.
(Rubrica Promozionale)
