Il Farmacista Risponde. Cefalea, sintomi e cure

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RUBRICA – “Per favore, mi dia qualcosa per il mal di testa!”. Nella pratica quotidiana di un farmacista è una delle richieste più comuni. La CEFALEA, quel fastidioso dolore percepito alla testa e al collo, colpisce almeno una volta l’anno il 90% degli individui.

La terapia più comune prevede l’utilizzo di analgesici o antinfiammatori, quali paracetamolo, ibuprofene, naprossene, diclofenac , acido acetilsalicilico, oppure artiglio del diavolo, salice e spirea come rimedi naturali.

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Dott.sa Laura Canali

E’ fondamentale distinguere il tipo di cefalea per approcciare la corretta terapia. Esistono infatti cefalee primarie (cefalea muscolo-tensiva, emicranie, cefalea a grappolo e cafalea trigeminale) e cefalee secondarie, causate da altre patologie (colpo di frusta, sinusiti,ecc).

Vale la pena descrivere le più diffuse: le cefalee tensive, ad esempio, sono le più comuni, determinate da tensione muscolare, spesso favorita da vizi di postura e vita sedentaria. Nella terapia farmacologica vengono usati analgesici, miorilassanti per ridurre la tensione muscolare, talvolta ansiolitici. Utili anche rilassanti naturali come melissa e passiflora, o il partenio per la sua azione spasmolitica.

L’emicrania è un fenomeno più complesso, caratteristico è il dolore pulsante, spesso localizzato in un lato della testa, accompagnato da stanchezza, ipersensibilità a luce e rumori, nausea e vomito. Può essere preceduto da sintomi premonitori e essere accompagnato da disturbi visivi o della sensibilità (aura). Nasce quando si ha un alterato afflusso di sangue a livello cerebrale, ed è legato a modificazioni transitorie del funzionamento delle cellule nervose. Può dipendere da fattori genetici, stress, insonnia, cattiva alimentazione, alcol, fumo e alcuni medicinali.

La terapia farmacologica deve essere prescritta dal medico in base al singolo paziente e alla sintomatologia. Vengono impiegate diverse classi di farmaci: analgesici e antinfiammatori (per ridurre la percezione del dolore), ergotaminici, triptani (agiscono sui recettori della serotonina). Il medico può scegliere tra farmaci con diverse rapidità e durata d’azione, oltre che diverse vie di somministrazione (orale, sublinguale, iniettabile, spray nasale). Purtroppo è comune che l’emicrania episodica sia complicata da cefalea cronica di rimbalzo, indotta dall’uso troppo frequente di analgesici e triptani. In questi casi è necessaria la sospensione dei farmaci usati, alleviando il dolore con principi attivi differenti (utile Galium come rimedio omeopatico per accelerare il processo disintossicante). Sono utilizzati per l’emicrania anche farmaci a scopo preventivo: beta-bloccanti, anticonvulsivanti, antidepressivi.

Oltre alla medicina allopatica, l’omeopatia può essere di grande aiuto sia nella fase acuta che come terapia preventiva, grazie alla vasta di gamma di rimedi:

Belladonna: per dolore pulsante peggiorato da luce e rumore.
Aconitum: per cefalea con insorgenza improvvisa scatenata dal freddo.
Bryonia: nella cefalea da sofferenza cervicale, peggiorata dal movimento.
Iris versicolor: per il mal di testa del fine settimana, che può essere associato ad acidità di stomaco.
Actaea racemosa: per mal di testa legato al flusso mestruale.
Glonoinum: quando la cefalea è caratterizzata da forti pulsazioni e da colpo di sole
Gelsemium: mal di testa occipitale, sensazione di pesantezza alla testa.
Dulcamara: per cefalea muscolo-tensiva, dolore che parte dalla nuca, peggiorato dall’umidità.
Nux vomica: per cefalee da stress o da abuso di cibi, fumo o alcolici.

Un piccolo suggerimento riguarda anche l’alimentazione, che dovrebbe essere naturale e varia: da preferire cibi freschi, stagionali e poco raffinati, poiché anche alcuni alimenti (formaggi, salumi, cioccolato, alcolici, alcuni conservanti, ecc.) potrebbero scatenare o accentuare il mal di testa.

La cefalea è una malattia a forte impatto sociale, in quanto può condizionare relazioni e rapporti familiari, causando sofferenza e stress emotivo. Per questo, per migliorare la qualità della vita di chi ne soffre, va affrontata sotto vari aspetti: abitudini, alimentazione, terapia farmacologica corretta, modulata, personalizzata, magari anche rivolgendosi ad un centro specializzato (centri cefalea sono molto diffusi e si possono trovare in vari ospedali anche del nostro territorio).

Dott.sa Laura Canali – Agifar

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