Il Farmacista Risponde. Estate e sole: come proteggere la pelle?

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Dottoressa Margherita Caminiti (Agifar)

RUBRICA – Con l’arrivo del primo sole si sa che la maggior parte di noi ha voglia di trascorrere una giornata al lago, al mare o in montagna. L’esposizione al sole dona una gradevole sensazione di benessere generale e aumenta la produzione di vitamina D, ma può anche provocare seri danni alla pelle che dureranno tutta la vita.

Questo è dovuto ai raggi ultravioletti (UV) una componente della radiazione solare che, particolarmente ricca di energia, può danneggiare sia la pelle che gli occhi.

Grazie però all’ozonosfera circa il 99% dei raggi UV che arrivano sulla superficie terrestre sono UV-A, mentre quasi il 100% degli UV-C e il 95% degli UV-B viene assorbito dall’atmosfera terrestre.

Gli UV-A penetrano negli strati profondi della pelle, provocano ustioni, ma soprattutto invecchiamento della pelle e allergie solari. Gli UV-B invece sono gli ultravioletti più energetici e i responsabili delle scottature.

L’effetto dei raggi UV promuove la produzione di melanina, la sostanza responsabile dell’abbronzatura. La melanina è prodotta nella pelle dai melanociti, che la producono quando vengono esposti alla luce solare ma soprattutto alla radiazione UV-A. Anche se tutti gli esseri umani possiedono una concentrazione generalmente simile di melanociti nella pelle, l’attività dei melanociti è differente in individui appartenenti a diverse popolazioni, conferendo con ciò una maggiore o minore concentrazione di melanina e quindi una diversa pigmentazione.

Cosa possiamo fare dunque per proteggere la nostra pelle dal sole?

Esistono due tipi di creme solari:

– le creme a filtro fisico che contengono ossidi di minerali (polveri di ossido di zinco, biossido di titanio) che hanno la proprietà di riflettere i raggi ultravioletti;

– le creme a filtro chimico che invece li assorbono.

Per garantire una elevata protezione solare bisogna utilizzare creme contenenti una combinazione di vari filtri solari in modo tale da raggiungere un alto fattore di protezione. L’efficacia di queste creme è espressa dal Sun Protection Factor (Spf o fattore di protezione solare), che va da 6 a 50+ e indica la capacità del prodotto di schermare o bloccare i raggi del sole.

La Commissione europea raccomanda che il fattore di protezione verso gli UV-A costituisca almeno un terzo dell’intero fattore di protezione; i prodotti in commercio che soddisfano questo standard di qualità recano il marchio UV-A. La stessa Commissione europea raccomanda l’utilizzo di quattro categorie per indicare il fattore di protezione sui prodotti solari:

– basso (Spf 6-10);
– medio (Spf 15-25);
– alto (Spf 30-50);
– molto alto (Spf 50+).

Come deve essere usata la crema per la protezione solare?
La crema deve essere applicata abbondantemente prima dell’esposizione solare (almeno 15-30′ prima) soprattutto su viso, naso, orecchie e nuca. Le applicazioni vanno ripetute costantemente a causa della sudorazione, dello sfregamento e del contatto con l’acqua. Molto importante è richiudere sempre bene i prodotti e evitare di lasciarli al sole in modo da mantenere intatte le caratteristiche chimiche. Inoltre bisogna anche eliminare le confezioni aperte da più di 12 mesi.
Regole fondamentali per godersi il sole senza scottatura:

– almeno un mese prima dell’esposizione solare assumere un integratore a base di betacarotene, sostanza che stimola la produzione di melanina;
– evitare le ore più calde preferendo quelle meno calde;
– idratare bene la pelle dopo l’esposizione evitando l’uso di creme grasse;
– a tavola non possono mancare albicocche, pesche, meloni, cocomeri, ribes, mango e papaya, frutti in grado di aumentare la produzione di betacarotene.

Non dimenticate inoltre che anche sotto l’ombrellone ci si abbronza, quindi è importante usare la crema anche all’ombra.

Dott.ssa Margherita Caminiti

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