“I custodi della biblioteca” di Glenn Cooper

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Finalmente è arrivato il terzo libro della trilogia di Glenn Cooper i cui primi due titoli sono La biblioteca dei morti e Il libro delle anime.
Lo stile di Cooper è sempre lo stesso. Ormai i suoi fans si saranno abituati ai continui passaggi tra presente e passato. Potrebbe sembrare ridondante, ma è proprio questa caratteristica che rende i suoi romanzi unici e inimitabili.
Nel primo libro era stato dato un finale. Quel finale viene qui ripreso, ammettendone però una continuazione. Non era davvero finita la vicenda, c’erano degli aspetti nascosti che ora vengono spiegati e tutto si rivela al lettore in maniera molto avvincente pagina dopo pagina.
Ma Cooper c’è cascato ancora e… come per tutti i suoi romanzi… la storia non termina. Ancora una volta, infatti, il finale è aperto e fa intuire un possibile sequel.
Dovremo attenderci un quarto capitolo della saga? I monaci di Vectis hanno ancora qualcosa da dirci? C’è solo un modo per scoprirlo: attendere e controllare di tanto in tanto le librerie in cerca di un nuovo romanzo di Cooper.

 

 

Trama.

Gli scrivani di Vectis si sono inspiegabilmente suicidati. Dopo aver compilato la sterminata Biblioteca che riporta il giorno di nascita e di morte di ogni uomo vissuto dall’VIII secolo in poi, la loro eredità è una data: il 9 febbraio 2027. Ma la giovane Clarissa non sa nulla di tutto ciò. Il suo unico pensiero è fuggire. Fuggire da quell’abbazia maledetta, per mettere in salvo il dono più prezioso che Dio le abbia mai concesso. Il futuro dell’umanità è un mistero nascosto tra le pagine di un libro, il libro in cui è indicato il giorno del giudizio.
Mentre il mondo moderno s’interroga su cosa accadrà davvero il 9 febbraio 2027, alcune persone ricevono una cartolina sulla quale ci sono il disegno di una bara e una data: il giorno della loro morte. Proprio come all’inizio della straordinaria serie di eventi che avevano portato alla scoperta della Biblioteca dei Morti. C’è soltanto una differenza: tutte le “vittime” sono di origine cinese. È una provocazione? Un avvertimento? L’ultima verità non è mai stata trovata.
Will Piper ha trovato la pace: sa che vivrà oltre il 9 febbraio 2027, e ha deciso di lasciarsi alle spalle l’enigma della Biblioteca di Vectis e la sua secolare scia di sangue. Almeno finché suo figlio parte all’improvviso per l’Inghilterra e poi sparisce nel nulla. D’un tratto, per Will, ogni cosa torna a ruotare intorno all’origine della Biblioteca dei Morti. Lì dove tutto è cominciato. E dove tutto finirà.