Libri. “La cura Schopenhauer” di Irvin Yalom

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Irvin Yalom insegna psichiatria alla Stanford Univesity e, in quanto tale, ne La cura Schopenhauer riflette sui meccanismi della vita, sulle interazioni personali, sul valore dei rapporti umani, sull’importanza della cultura come mezzo di conoscenza di sé e, infine, anche sulla morte.
Questo è un romanzo interamente dedicato alla filosofia, come già era successo nell’altro romanzo dello stesso autore – Il problema Spinoza, ma non lo fa in maniera astratta. La filosofia, infatti, diventa un vero e proprio supporto per comprendere la vita e tutto ciò che in essa possa accadere. Questo perché bisogna diventare padroni e protagonisti delle proprie vite, bisogna scegliere ciò che realmente desideriamo per vivere attivamente, e non per essere vissuti.
Ed ecco che a questo punto entra in scena niente meno che lo stesso Arthur Schopenhauer, celebre filosofo tedesco del XIX secolo. Nonostante il suo cinismo e scetticismo, questo personaggio storico può essere d’aiuto anche duecento anni dopo, soprattutto a Julius, protagonista del romanzo, che si trova a fronteggiare la morte.

 

Citazione: Perciò la maggior parte delle persone, se alla fine guarderanno indietro, troveranno di aver vissuto per tutta la vita ad interim, e si meraviglieranno di vedere che proprio ciò che hanno lasciato passare senza considerarlo e senza goderlo è stato la loro vita.

 

Trama.
Julius Hertzfeld, eminente psichiatra, è alle prese con i conti che si fanno quando, come lui, si è affetti da una grave malattia. Per riparare gli errori commessi e per lanciare un’ultima sfida, contatta un ex paziente, Philip, filosofo arrogante, sessuomane e narcisista, e lo coinvolge in una terapia di gruppo.
Del gruppo fa parte però anche una delle vittime della sessuomania di Philip, e la situazione genera un livello di tensione e coinvolgimento tali che nessuno resta più lo stesso. Hertzfeld affronta il trattamento di Philip ricorrendo al pensatore che l’arrogante filosofo considera il suo guru personale, il suo alter ego: Arthur Schopenhauer. E la “cura Schopenhauer” inizierà a mostrare i suoi effetti.

 

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Francesca Numerati