Libri. “La vita moderna” di Susan Vreeland

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La vita moderna è una vera e propria finestra sull’arte, ancora migliore di quanto aveva fatto Tracy Chevalier con La ragazza con l’orecchino di perla.
Come nasce un capolavoro? Cosa spinge un pittore a scegliere un determinato sfondo o una determinata scena? Da questi quesiti prende via il romanzo della Vreeland che sceglie come protagonista niente meno che Auguste Renoir, celeberrimo pittore impressionista del XIX secolo.
L’artista deve decidere che strada intraprendere: l’Impressionismo sta muovendo i primi passi e il pubblico è combattuto su questa nuova corrente e la scelta tra il nuovo e il classico, tra il futuro ed il passato.
Dopo aver dipinto il famoso Bal au Moulin de la Galette, Renoir sa che il suo prossimo quadro decreterà la sua fine oppure lo porterà direttamente nell’Olimpo dei grandi artisti. Pertanto deve fare in modo che sarà un autentico capolavoro.
Susan Vreeland trasporta il lettore a Parigi e gli permette di impersonificarsi nel pittore, con cui condividere i dubbi e le perplessità. Scopriamo così un Renoir inedito, pronto a rappresentare su una tela di dimensioni notevoli (129,5×172,5 cm) il suo più grande successo, Le déjeuner des canotiers: donne e uomini rappresentati con naturalezza mentre parlano e si divertono.
L’autrice fa rivivere con maestria questi personaggi realmente esistiti (dalla bella Alphonsine, a Paul Lhote, dall’attrice Jeanne Samary al pittore Gustave Caillebotte, amico di Renoir) lasciando sullo sfondo il paesaggio incantato del fiume.

 

 

Titolo originale: Luncheon of the Boating Party (Il pranzo della festa del canottaggio)

“Le déjeuner des canotiers” di Renoir

Editore: BEAT
Pagine: 507
Prezzo: 9 €

 

Al seguente link potete trovare un’intervista all’autrice: Susan Vreeland
Trama.
È il 1880 a Parigi e Pierre-Auguste Renoir è appena giunto sulla terrazza della Maison Fournaise, una locanda amata dagli artisti dove si può mangiare, dormire o affittare una barca. Alphonsine Fournaise, la figlia del padrone della locanda, l’ha condotto fin lì per mostrargli un tratto della Senna dove le due rive offrono un paesaggio incomparabile allo sguardo di un pittore.
Le canoe affiancate lungo la riva spiccano sul verde scuro dell’acqua. Sulla riva orientale una locanda, con i muri bianchi e il tetto di tegole rosse, è illuminata dal sole pomeridiano. Più a valle, un cantiere si allunga sul fiume circondato di barche, e qua e là si vedono case di contadini accoccolate accanto ai loro orti.
In che modo Renoir potrebbe ritrarre quel magnifico luogo in cui la città incontra la campagna? Dipingendo alla maniera degli impressionisti una scena da ballo su una delle rive? Oppure una gita in barca con poche, veloci pennellate?
In questo modo, però darebbe ragione a Émile Zola che lo accusa di creare “bozzetti freschi di pittura”.
Sulla terrazza della Maison Fournaise, Auguste cercherà di creare il suo capolavoro: un inno alla vita moderna, un quadro che rappresenti l’ebbrezza e l’allegria che caratterizzano il nuovo stile di vita delle grandi metropoli come Parigi.

 

 

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Francesca Numerati