Audi Q2: Il SUV che sfugge alle regole

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RUBRICA – E’ sbarcata la nuova SUV-Coupè (cosi la definisce la casa tedesca) tanto pubblicizzata e chiacchierata su social e testate automobilistiche.Al motto di “untaggable” e cioè non inquadrabile, la nuova Q2 promette di portare novità stilistiche e tecnologiche nel settore dei plurivenduti SUV che continuano a mietere successi praticamente ovunque (il 30% delle vetture vendute nel mondo appartiene proprio a questa categoria).

FUORI – Ora, forse per la casa tedesca, molto più abituata ad affinare che a stravolgere, le modifiche estetiche apportate a questa ultima nata possono essere considerate un grande passo in avanti. Dal nostro punto di vista le modifiche estetiche non stravolgono l’insieme bensì migliorano ed evolvono quei concetti stilistici che sono un marchio di casa. Il risultato è da premiare. Ha sicuramente la capacità di riunire più concetti nella stessa auto e ci si ritrova per le mani una vettura grande e piccola da strada e fuoristrada ed elegante e sportiva contemporaneamente. Un design unico che farà gola a molti. Bello il frontale con la mastodontica calandra ottogonale e i profili del paraurti ricercati e sportivi cosi come la coda schiacciata e sottile con i fari posteriori dal nuovo disegno (qui per esempio si poteva osare di più). La parte più originale di questa Q2 sono sicuramente le fiancate attraversate da una nervatura marcata che scalina all’altezza del passaruota posteriore creando più dinamismo e spostando l’attenzione visiva verso il badge del terzo montante che si può scegliere con colore a contrasto come sulla sportivissima R8. Bello ed originale.Naturalmente la casa dei quattro anelli prevede combinazioni ed opzioni stilistiche quasi infinite per crearsi l’auto nella configurazione ideale ma occhio a non farsi prendere la mano con il listino che può diventare davvero caro.

DENTRO – Gli interni concedono qualche trasgressione in più pur rimanendo uno spettacolo sia dal punto di vista dei materiali sia dal punto di vista della qualità costruttiva. Qui la casa ha puntato sull’effetto minimal eliminando come sulle sorelle minori tutto il superfluo concentrando nella console centrale, molto sottile, tutti i comandi per la gestione. Lo strappo alla regola Audi è che la plancia si può avere, oltre che le solite finiture lucide anche colorata (Ok so già che non le sceglierete mai chi scrive ve le consiglia). Come già mi è capitato di sottolineare il design dei volanti Audi sembra studiato appositamente da un team apposito perché sono di una bellezza rara con disegno essenziale e moderno e pelle traforata morbidissima. Viene voglia di guidare solo guardandoli.Inutile soffermarsi troppo sulla fattura degli interni che dovrebbero essere presi da esempio da chi spaccia fantascientifici abitacoli luminosi o materiali e tessuti eclettici come il non plus ultra delle novità. Qui tutto sa di ben fatto e nulla è ostentato ma è la miscela perfetta di praticità e qualità.

TECNOLOGIE – La multimedialità gioca un ruolo essenziale negli ultimi modelli del brand e Q2 non fa eccezione. Il sistema Mmi Plus consente di essere sempre connessi alla rete. Così si può usufruire di una innumerevole serie di servizi (più o meno utili….) e, per il sistema di navigazione, delle mappe di Google Earth e Google Street View con informazioni in tempo reale sul traffico. Il tutto funziona ancora meglio se si opta per la futuristica strumentazione virtuale (Audi virtual cockpit) che al posto del classico quadro strumenti prevede uno schermo da 12,3 pollici dove appunto si visualizzano mappe, informazioni e quant’altro. Opzione questa che sa tanto di auto di categoria decisamente superiore.

SU STRADA – Il 4 cilindri TFSI benzina che muove la vettura in prova ha 150 cv in abbinamento al cambio automatico a S-Tronic e alla trazione anteriore.Schema questo che esalta la verve del motore e ‘tira’ fuori le prestazioni migliori grazie al lavoro del doppia frizione che agevola le cambiate ed aiuta a mantenere bassi i consumi e la gestione della vettura grazie alla capacità di disattivare (se non si sta premendo l’acceleratore a tavoletta) due dei quattro cilindri senza che nell’abitacolo ci si accorga di alcunchè. La dinamica quindi è molto buona l’auto risulta stabile e ben piantata a terra anche affrontando allegramente curve e controcurve. Lo sterzo (servoassistito) è un filo troppo leggero ma la compattezza della vettura e il bilanciamento dei pesi ottimo rende facile e divertente la guida anche su terreni sterrati e non uniformi. Grazie all’Audi Drive Select si ha poi anche la facoltà di scegliere la modalità di guida preferita variando il settaggio di ammortizzatori e risposta del motore.

La 2.0 TDI con trazione integrale quattro parte da un prezzo di circa 30.000 euro, che diventano 26.200 euro nel caso della 1.6 TDI (116 CV).

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