Motori. Renault Scenic 2016: il Multi-Space che incanta

Tempo di lettura: 5 minuti

RUBRICA – Nonostante l’incredibile quantità di nuove proposte che le case propongono è sempre più difficile per me trovare una nuova vettura che abbia la capacità di colpire fin da subito. Certo esistono sul mercato supercar esotiche e costose capaci di farmi sgranare gli occhi ad ogni loro passaggio ma per quanto riguarda le auto ‘per tutti’ trovare qualcosa che esteticamente sappia lasciare il segno è sempre più raro.

Il motivo per cui sono arrivato a questa considerazione si chiama Renault Scenic. Ed è esattamente quello che intendevo quando parlavo di novità capaci di colpire nel segno.

6

FUORI – Le forme di questa seconda generazione infatti miscelano perfettamente le dimensioni di una monovolume compatta (come è nata la primogenita oramai 20 anni fa) con quelle di una crossover, quindi una vettura più alta e decisamente più personale.Gli sbalzi estremamente ridotti sia all’anteriore che al posteriore sono i primi dettagli inediti che aiutano visivamente a rendere l’auto corta e ben bilanciata. Già per questo meriterebbe un premio visti i musi da pullman che si vedono in giro.

5

Ma di finezze estetiche in realtà su nuova Scenic se ne ritrovano ovunque la si guardi. Il muso corto e compatto tipicamente Renault lascia spazio al grande parabrezza ad arco molto inclinato e sportivo che sembra allungarsi verso la coda, verticale e secca che riprende lo stile della ammiraglia Espace. Il ‘taglio’ inedito all’altezza del finestrino laterale è un azzardo che paga, snellisce i passaruota posteriori ed alleggerisce la vista del terzo montante rendendo anche qui quasi “sportiveggiante” la fiancata.

Anche fermandoci qui sarebbe bellissima ma qui la casa ha voluto strafare e ha optato per quattro grossi cerchi in lega da 20” pollici (di serie) ma con gomma stretta (155 di spalla – 600 euro per cambiarle tutte) che la fanno sembrare enorme ma allo stesso tempo ultracompatta.Diciamo che può essere interpretata come una rilettura di tutte quelle chiavi estetiche già viste ma affinate e migliorate con lo scopo di stupire e allo stesso tempo andare incontro alle esigenze sempre piu particolari della clientela. Un obiettivo che qui la casa della losanga ha sicuramente centrato.

1

DENTRO – Gli interni non sono altrettanto rivoluzionari ma riprendono le forme e i materiali delle ultime versioni della gamma e a dirla tutta si adattano bene alla filosofia di questa nuova arrivata. Troviamo quindi una plancia pulita ed ordinata (quasi minimal) che si innalza verticalmente creando una console di grande impatto. Navigatore e funzioni principali si concentrano qui. L’unica novità di rilievo da segnalare è il cassetto easy-Life che grazie a dei binari fa scorrere letteralmente avanti e indietro il tunnel centrale creando ulteriori spazi per oggetti e documenti. Scenografico quanto brusco da azionare. Grazie al display da 7 pollici posizionato in alto si accede all’infotainment da cui è possibile gestire tutto il mondo della vettura. Il sistema R-Link infatti con tasti di navigazione a sfioro (praticamente un tablet) permette di muoversi tra le varie funzioni e sottofunzioni del sistema. Connessioni smartphone, radio digitale, navigatore satellitare, mappe aggiornate, settaggi per l’abitacolo. Dal punto di vista di tecnologie e sicurezza c’è tutto quello che ci si aspetterebbe da una vettura di ultima generazione.

3

Lo spazio è abbondante sia davanti che dietro, sia chiaro non è enorme, ma anche qui è sapientemente gestito come la pratica possibilità di abbattere i sedili posteriori creando un piano di carico lineare e senza gradini capace di inghiottire anche carichi voluminosi (quasi 572 Litri). Di solito per apparire bisogna soffrire ma qui tutto è studiato ed è studiato bene.

SU STRADA – Le particolarità di Scenic si fanno prepotentemente sentire anche una volta messi alla guida. Grazie al parabrezza enorme (diviso all’altezza dei montanti anteriori) crea da subito l’impressione di avere una visibilità eccezionale (e cosi è) in quasi tutte le direzioni anche se in realtà si fa un po fatica a capire dove termina il corto muso. La seconda grande impressione la fa il comparto gomme. Qui la scelta di Renault di puntare su 4 cerchi dal diametro cosi grande ma dalla spalla alta si riflette su una guida precisa ma molto morbida che assorbe quasi tutto quello che passa sotto l’auto.

7

Il comparto motori prevede naturalmente la possibilità di scegliere tra diesel e benzina con cilindrate che variano dai 1.2 al 1.6 e potenze che oscillano tra i 95 e i 160 cv. La scelta migliore ricade sul 1.5 diesel da 110 cv unità a tutto tondo capace di unire buone prestazioni e consumi quasi insignificanti. Su strada ci si muove subito bene. Il motore è pronto e si fa sentire piacevolmente ogni volta che gli si chiede verve pur non eccellendo naturalmente in prestazioni quali velocità massima o riprese fulminee. Il cambio automatico è valido e anche se chi scrive è un purista dei comandi manuali è da ritenersi migliore rispetto, appunto , alla leva tradizionale.Non è fulmineo ma gestisce bene le cambiate (soprattutto in modalità sport).

8

La nuova Scenic, penso ormai si sia capito, mi è piaciuta. Stilisticamente è una proposta studiata ed intelligente e dimostra che creare una linea originale lavorando anche sui piccoli dettagli può sicuramente portare ad ottimi risultati. Va sicuramente riconosciuto al marchio francese di aver indovinato non solo una formula (oltre 20 anni fa fu la prima vettura del genere monovolume medio) ma anche di averla saputa riproporre in questa versione tutta nuova 2016 decisamente accattivante e dal piglio moderno che sarà in grado di smuovere le attenzioni anche di una clientela esigente.

[clear-line]

Per informazioni relative a dotazioni e prezzi:

Autovittani S.r.l. – Via Roma, 31 – 23855 Pescate – Lecco
TEL 0341 1885001 – FAX 0341 283402
SITO –  www.autovittani.it