Nuova BMW Serie 1. Si passa alla trazione anteriore

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RUBRICA – La rivoluzione è arrivata e la nuova Serie 1 con la nuova piattaforma KL1, già conosciuta per Serie 2 AT, X1, X2, diventa a trazione anteriore. La caratteristica meccanica che ha sempre identificato la piccola di casa BMW rispetto alla concorrenza lascia il campo al più tradizionale schema a trazione anteriore della nuova piattaforma KL1 che sta alla base anche della piu polivalente Serie 2 Active Tourer e delle sorelle rialzate X1 e X2.

FUORI: Disponibile solo cinque porte la Serie 1 2019 arriva innanzitutto con un design nuovo, caratterizzato da un frontale imponente con la griglia più grande e i proiettori allungati. Il fianco è disegnato da forme bombate e muscolose che danno maggiore slancio al profilo cosi come il posteriore che ha un’impostazione particolarmente sportiva, in cui troviamo un piccolo lunotto e nella versione in prova equipaggiata con il pacchetto sportivo M anche due grandi terminali di scarico cromati.Il pacchetto optional aggiunge anche paraurti e minigonne specifiche , cerchi da 19” (stupendi) e sedili profilati con poggiatesta integrato.

Insomma, la più piccola in gamma non ha perso la sportività che ha sempre caratterizzato il modello.

DENTRO: L’abitacolo è di classica impronta BMW quindi ritroviamo la plancia leggermente inclinata verso il guidatore e i classici pulsanti di comando che hanno caratterizzato i modelli negli ultimi anni.Qui però domina la scena la nuova strumentazione digitale Live cockpit Professional bellissima e di forte impatto cosi come il display centrale da 10,25 pollici che permette di accedere (anche tramite l’uso di comandi vocali, gestuali o tramite la manopola del tunnel centrale) a numerose funzioni offerte dal sistema operativo Bmw 7.0, tra cui quelle dell’impianto audio, della navigazione satellitare o ancora della connettività per smartphone compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. L’ambiente trasmette una piacevole sensazione di qualità percepita dovuta all’utilizzo di equipaggiamenti ricercati tra i quali i profili retroilluminati sulla plancia e sulle portiere e l’ampio uso di materiali morbidi al tatto.

COME VA: Alla guida quasi non si nota la differenza dinamica dovuta alla trazione anteriore.Lo sterzo è leggero e preciso e l’elettronica aiuta perfettamente a correggere qualche tipico effetto leggero , come il sovrasterzo dovuto al cambio di trazione. I puristi comunque possono stare tranquilli, è una vera Bmw. Con una ripartizione dei pesi  60% all’anteriore e 40% al posteriore l’auto non risulta mai nervosa anche quando si affonda il pedale del gas nelle curve.Sul modello in prova, la 118d da 150 cv le reazioni di coppia sono minime, l’erogazione è progressiva (la potenza si sente anche grazie al peso non esagerato di 1400 Kg) e si ha sempre la sensazione di avere tutto sotto controllo gestendo a piacimento le possibilità di settaggio dell’assetto. L’auto è stabile e precisa (gli inserimenti con i cerchi da 19” sono fulminei) ed anche il confort di bordo è eccezionale sia per taratura delle sospensioni sia per la silenziosità dell’ambiente.Per quanto riguarda le dotazioni di bordo da segnalare il Parking Space Assistant che propone varie opzioni di parcheggio assistito utilizzando un algoritmo e il sistema Gps. La vettura “guida” il conducente anche nelle manovre: memorizza i movimenti dell’auto compiuti fino a 36 chilometri orari e può ripercorrere autonomamente in retromarcia gli ultimi 50 metri. Utile quando si entra ad esempio in un vicolo cieco.

Per quanto riguarda i motori l’offerta per il mercato italiano comprende due motorizzazioni a benzina, 118i da 140 cavalli o la sportiva 135i da 306 cavalli a trazione integrale, e tre diesel, 116d da 116 cavalli, 118d da 150 o 120d da 190, anch’essa a quattro ruote motrici non permanenti.

Nel complesso quindi il passo avanti rispetto al modello precedente è notevole soprattutto per quanto riguarda il comparto tecnologico e la connettività.

La nuova Serie 1 resta un punto di riferimento anche e soprattutto nella guida su strada nonostante il cambio radicale sottopelle che la rende più simile alle sue avversarie dirette ma sempre originariamente fedele al feeling della casa dell’elica.