DEA Day per conoscere da vicino Pronto Soccorso e Rianimazione

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Luciano D'Angelo - Patrizia onti -
Luciano D'Angelo - Patrizia onti -
Luciano D’Angelo – Patrizia Monti – Giuseppe Foti

 

LECCO – Una giornata per conoscere da vicino il Pronto Soccorso, capire come fruire in modo corretto di questo servizio, e saperne di più del reparto di Rianimazione, meglio definito come Terapia Intensiva, dove giungono i casi più gravi di pazienti a rischio vita: è il DEA Day organizzato dall’azienda ospedaliera di Lecco che si svolgerà nella giornata di venerdì 12 giugno all’ospedale Manzoni, dalle 9.30 alle 16.30.

DEA è l’acronimo di Dipartimento Emergenza e Accettazione, oggi conosciuto come dipartimento di emergenza e urgenza, poiché il termine accettazione si riferisce alla funzione che svolgeva in passato il pronto soccorso, quando era punto principale di ingresso in ospedale, ovvero quella di valutare l’eventuale ricovero del paziente e trasferirlo ad altri reparti.

Una curiosità come altre che verranno svelate il prossimo venerdì dagli operatori che accompagneranno i visitatori alla scoperta del dipartimento.
Dalle 9.30 alle 10.30, in Aula Bianca, è previsto un meeting con i protagonisti delle Terapie Intensive: primari, medici e infermieri racconteranno l’attività della Rianimazione Generale e descriveranno le dotazioni tecnologiche in dotazione, gli interventi e misure di umanizzazione adottate dell’Azienda Ospedaliera, con le testimonianze di ex pazienti.

Terapia intensivaOgni anno sono 300 i ricoverati presso la Rianimazione di Merate, dove il responsabile è il dott. Marco Rataggi, e 400 quelli che transitano invece nello stesso reparto dell’ospedale di Lecco, diretto da Giuseppe Foti che è anche direttore del DEA lecchese, con tempi medi di degenza vanno dai cinque agli otto giorni.

Dalle 10.30 alle 11.30 per i cittadini interessati sarà possibile sottoporsi gratuitamente al test della saturazione periferica dell’ossigeno: un esame che si effettua attraverso un apparecchio portatile dotato di sensore che viene applicato ad un dito della mano o al lobo di un orecchio per misurare il livello di ossigeno all’interno dei vasi sanguigni, utile a valutare l’efficienza della funzione polmonare e di ossigenazione del sangue.

Dalle 11.30 alle 12.30 i direttori dei Pronto Soccorso di Lecco e Merate, Luciano D’Angelo e Giovanni Buonocore, incontreranno di nuovo in Aula Bianca, i cittadini per presentare loro una sorta di vademecum sull’utilizzo appropriato della struttura di primo soccorso alla quale ogni anno accedono quasi 100 mila pazienti, di cui il 60% all’ospedale di Lecco.

pronto soccorso lecco“Vogliamo avvicinare i lecchesi al loro ospedale – spiega la direttrice sanitaria Patrizia Monti – anche cercando di superare alcuni tabù, mostrando l’attività degli operatori e la collaborazione tra Pronto Soccorso e Rianimazione. Quello che ci interessa è anche spiegare come fruire del Pronto Soccorso, perché se tutti imparassimo ad usarlo al meglio, quando necessario, avremo la possibilità di dare cure più tempestive e ridurre le attese”.

Nel pomeriggio, alle 15.30, è atteso l’incontro con Marco Venturino, direttore della Divisione di Anestesia e Terapia Intensiva allo IEO di Milano e autore di due romanzi di successo (“Cosa sognano i pesci rossi”, “Abbiamo fatto tutto il possibile”) che narrano vicende legate al lavoro del rianimatore e il rapporto con i pazienti.