Ecco l’influenza, lecchesi a letto e ambulatori presi d’assalto

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influenzaLECCO – Ambulatori colmi di pazienti, così come i pronto soccorso e la guardia medica: l’influenza colpisce duro anche a Lecco costringendo in questi giorni a letto tanti lecchesi.
Tosse, febbre, dolori alle ossa, raffreddore e mal di testa sono i sintomi più comuni a questa epidemia.

“Negli ultimi quindici giorni il numero dei pazienti è aumentato e attendiamo un nuovo incrementi in questi giorni successivi al Natale – fa sapere il dott. Angelo Crippa, medico di base con studio a Dolzago, nella Brianza oggionese – la prima cura dovrebbe essere il riposo assoluto, invece gli appuntamenti di queste festività, pranzi e cene in famiglia, non fanno altro che diffondere ulteriormente il virus”.
Bambini e anziani sono i soggetti più esposti ma le vaccinazioni sembrano aver dato gli effetti sperati. “Solo tra i miei pazienti, escludendo le visite a domicilio, sono stati più di  120 i vaccini effettuati. Vanno invece incontro facilmente all’influenza i giovani e i fumatori, a causa delle vie respiratorie già sottoposte a stress”.

Nonostante il numero sempre maggiore di persone malate, per il dott. Crippa il virus quest’anno “non è più aggressivo rispetto agli anni passati” e nemmeno il picco sarebbe stato finora raggiunto.

Lo ha confermato anche il dott. Nivo Pontiggia, lecchese, per il quale l’epidemia influenzale vera e propria non è ancora esplosa: “Stiamo assistendo ad un incremento di malati, in particolare nell’ultima settimana: i disturbi sono più che altro respiratori e se non controllati possono diventare seri, soprattutto negli anziani. A ciò si aggiunge un tropismo intestinale che ha causato diverse gastroenteriti”. A “ritardare” il boom dell’influenza per il medico è anche il clima mite di questi giorni: “Si sa, l’influenza è alimentata dalle temperature fredde”.

“Sicuramente il vento e il caldo anomalo di questi giorni non aiuteranno – sottolinea il collega valsassinese, il dott. Libero Tamagnini, di Introbio – oggi visitiamo tra i 30 e i 40 pazienti al giorno. A inizio mese erano soprattutto gastroenteriti, con vomito e diarrea, poi questa forma influenza che colpisce le vie respiratorie. I rimedi sono gli stessi di sempre: riposo e paracetamolo, se i sintomi non passano nel giro di qualche giorno è meglio farsi visitare dal proprio medico. Polmoniti e bronchiti possono verificarsi senza che si manifesti la febbre”.