Premiata Diana Mac William, una ‘rosa’ alla fondatrice del Nespolo

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AIRUNO / LECCO – “Se il nostro territorio può contare su un’eccellenza come l’Hospice Il Nespolo, il merito va a persone straordinarie che si sono battute con grande determinazione e coraggio” ed è questa la motivazione del premio ricevuto domenica da Diana Mac William, presidente onorario dell’Associazione Fabio Sassi, fondatrice della struttura che si occupa di prestare cure e assistenza ai malati terminali.

Un Premio di Eccellenza quello destinato alla presidentessa, “Un Rosa per una donna..” assegnatole da 50&Più di Confcommercio Lecco in occasione della cerimonia dei Maestri del Commercio a Palazzo Falck.

Diana Mac William ha detto di voler condividere il riconoscimento con le persone, gli enti e le istituzioni che tanto hanno fatto per la nascita dell’hospice.

Entrata nell’Associazione Fabio Sassi in quanto volontaria per i pazienti domiciliari seguiti dall’equipe di cure palliative, dopo aver frequentato il primo corso di formazione, Diana Mac William più tardi ha iniziato anche a dare una mano nell’organizzazione e quindi è stata coinvolta nel Consiglio di Amministrazione. Diventata la seconda presidente della Fabio Sassi, quando ancora l’associazione era in fase embrionale, Diana Mac William ha dato una forte mano alla crescita della stessa, dimostrandosi molto attiva, soprattutto nel coinvolgimento delle persone e nel reperire i fondi. “Sono convinta che se fai le cose con passione, se trasmetti questa passione, non puoi che coinvolgere gli altri. Non è da me ragionare freddamente ad un problema: o non mi coinvolge direttamente e lo ignoro, o se mi coinvolge mi ci butto dentro con passione a risolverlo. Nessun problema è irrisolvibile: ragioni, pianifichi e le provi tutte fino a quando lo risolvi”, ha dichiarato in una delle rare interviste concesse.

 

E così di fronte alla richiesta dell’equipe di cure palliative di potere avere un hospice per quei pazienti che non potevano essere curati nella propria casa, Diana Mac William, insieme ad altre persone, si è data subito da fare per dare una risposta a questo bisogno del territorio. Durante gli anni della costruzione dell’Hospice e i primi anni di avvio delle attività del Nespolo il suo impegno nella Fabio Sassi e’ stato “totale”. Oggi questo impegno è andato diminuendo ma non sono certo calate l’attenzione e la vicinanza a una realtà che le deve moltissimo

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